Mercato del lavoro, in Veneto continuano a crescere le assunzioni

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I dati di agosto confermano i segnali di miglioramento del mercato del lavoro in Veneto. Secondo i dati della Bussola di Veneto Lavoro, le assunzioni, infatti, fanno registrare volumi simili e addirittura superiori a quelli di due anni fa (34.900 contro 33.300), con una crescita pari al 5% e diffusa alle principali tipologie contrattuali di lavoro dipendente: il tempo indeterminato segna infatti un incremento pari al +2%, +3% per l’apprendistato e +6% per il tempo determinato, che continua quindi a crescere dopo le difficoltà riscontrate nella fase più acuta della crisi, anche se in maniera meno evidente in questo mese di piena estate.

«Nonostante in genere agosto sia un mese tradizionalmente statico sul fronte occupazionale – commenta l’assessora regionale al lavoro, Elena Donazzan – abbiamo osservato segnali incoraggianti del mercato del lavoro regionale, soprattutto per quanto riguarda la domanda di lavoro, che ormai da alcuni mesi è tornata sui livelli di due anni fa. Inoltre anche i numeri di agosto sembrano confermare lo scarso impatto sui livelli occupazionali in Veneto dello sblocco dei licenziamenti in vigore dal 1 luglio. I dati raccolti ad oggi lasciano presagire segnali di preoccupazione e sono in linea, se non addirittura inferiori, a quelli del 2019».

Segnali positivi si registrano per l’occupazione femminile (+6%), mentre la crescita, pur presente, nelle assunzioni dei giovani è minore rispetto a quella delle altre classi di età (+2% rispetto a +7%).

«Si tratta di numeri che indicano la ripartenza del settore del turismo», aggiunge Donazzan. «Dati che andranno verificati e confermati nei prossimi mesi per capire esattamente com’è la situazione di uno dei settori più strategici della nostra economia».

Il turismo, infatti, continua a beneficiare dell’effetto riaperture di inizio stagione e a recuperare i volumi di assunzione venuti a mancare nei mesi precedenti. Negli ultimi quattro mesi il saldo occupazionale del settore è addirittura superiore a quello di due anni fa. Migliora di conseguenza anche il bilancio occupazionale dell’intero 2021, che per quanto riguarda i servizi turistici fa segnare un aumento di 37.600 posti di lavoro rispetto ai 38 mila in più di due anni fa. Tendenza analoga per il commercio.

Nonostante la lieve flessione registrata ad agosto, fisiologica in questo periodo dell’anno e comunque più limitata rispetto a due anni fa, i posti di lavoro dipendente guadagnati da inizio anno sono complessivamente 71.500, un valore ormai prossimo a quello del 2019 (+77.000). Il saldo parziale del 2021 è positivo in tutte le province e, grazie soprattutto all’andamento dei mesi estivi, la flessione delle assunzioni rispetto al periodo pre-Covid continua a ridursi ed è ora compresa tra il -3% di Rovigo e il -27% di Venezia, con valori in miglioramento quasi ovunque nel mese di agosto.

Anche ad agosto lo sblocco dei licenziamenti, in vigore dal 1 luglio, non sembra aver provocato particolari smottamenti sui livelli occupazionali in regione: i lavoratori interessati sono stati 182, il 58% in meno rispetto al 2019, con 122 imprese coinvolte (erano state 210). Complessivamente dopo lo sblocco hanno perso il lavoro causa licenziamento 852 lavoratori dipendenti di 467 aziende.

Veneto terza regione in Italia per numero di offerte di lavoro

Secondo gli ultimi dati InfoJobs, la regione si classifica terza a livello nazionale per numero di offerte di lavoro, che hanno quasi raggiunto le 35.000, ovvero il 15% del totale nazionale, con una crescita del +41,6% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Con uno sguardo alle province, Padova è la prima per numero di offerte in regione e rispetto allo stesso periodo 2020 ha scalato di ben due posizioni (crescendo così del +52,9%), spodestando Verona che si ferma al secondo posto. Vicenza è al terzo posto, una posizione in più rispetto all’anno precedente.

Dal punto di vista della crescita, Rovigo segna il maggiore incremento, in una regione che vede comunque tutte le provincie in crescita. Lo specchietto seguente fotografa la situazione regionale, con la classifica delle provincie per n° di offerte di lavoro.

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