Green pass, si va verso l'obbligo per luoghi affollati e ristoranti al chiuso

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Il green pass potrebbe essere necessario già da lunedì 26 per le attività a più alto rischio assembramenti e per i ristoranti al chiuso. Giovedì 22 il Governo dovrebbe ufficializzare le misure mettendo nero su bianco un nuovo decreto, dopo aver incassato il via libera dalla conferenza delle Regioni.

Assieme al cambiamento dei parametri per individuare le fasce di rischio epidemiologico – la scorsa settimana il Ministero della Salute aveva deciso di dare più peso alle ospedalizzazioni, rispetto ai contagi, in virtù degli effetti dei vaccini – l’introduzione del green pass obbligatorio è ritenuta essenziale per arginare la diffusione dei nuovi contagi da variante Delta, ed evitare il passaggio di alcune regioni in zona gialla.

Il green pass viene rilasciato a chi si vaccina, a chi esegue un tampone con esito negativo (in questo caso in pass è valido 48 ore), e a chi guarisce dalla malattia. Si discute ancora sul rilascio del pass dopo una o due dosi: si va verso le due dosi necessarie, tranne che per i ristoranti al chiuso, per cui potrebbe bastarne una sola.

Con una certa gradualità, il green pass diventerà necessario per accedere a diversi servizi e strutture: eventi sportivi, discoteche, congressi, fiere, spettacoli. Nel caso di ingresso con green pass nei cinema e teatri, salterà però l’obbligo di mantenere il distanziamento, e quindi il dimezzamento dei posti in sala o in platea. L’obbligo potrebbe scattare anche per treni, aerei e navi, ed entro settembre potrebbe essere esteso anche al trasporto pubblico locale.

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