Capodanno in zona rossa: Coldiretti Veneto, perdite per 50 milioni nella ristorazione

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Coldiretti Veneto, con il Capodanno in zona rossa perdita di 50 milioni di euro in un solo giorno per alberghi, ristoranti e agriturismi. Nel 2019, infatti, furono 4 milioni i veneti che festeggiarono l’ultimo dell’anno in locali pubblici.

É quanto emerge da una stima della Coldiretti sugli effetti delle restrizioni imposte dalle misure anti Covid per il Capodanno che colpisce pure il Veneto con la chiusura forzata dei locali ma anche per l’addio a party e feste private.

Capodanno, Coldiretti:«Duro colpo al settore ristorazione»

É saltato un appuntamento che – sottolinea la Coldiretti – per molte realtà della ristorazione faceva registrare il picco degli incassi durante l’anno, con un spesa media che lo scorso anno ha superato gli 80 euro per persona.

Nonostante la boccata di ossigeno rappresentata dall’asporto e dalla consegna a domicilio, il crollo delle spese di fine anno fuori a casa a tavola rischia di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani che nel 2020 scendono al minimo da almeno un decennio con un colpo senza precedenti per la ristorazione che dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020, secondo i bilancio di fine anno tracciato dalla Coldiretti.

Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Un patrimonio regionale che vale circa 6 miliardi di euro valore realizzato da oltre 60mila imprese agricole e messo a repentaglio da una crisi senza precedenti.

Il crollo della ristorazione – sottolinea la Coldiretti – non è compensato dai maggiori consumi alimentari casalinghi con la spesa media degli italiani per il cenone di fine anno che scende a 65 euro in media a famiglia, con un crollo del 32% rispetto allo scorso anno. Le famiglie costrette a casa dal lockdown riscoprono il piacere della cucina anche con una maggiore attenzione a giornali, tv e ai tutorial sulle ricette che spopolano sul web per l’importante appuntamento.

 

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