Superbonus lavori casa 110%, boom di ristrutturazioni in Veneto

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Un dato che da solo può dare l’idea di quanto sia appetibile il superbonus lavori casa 110% per ristrutturazione, isolamento termico, cambio di caldaie (non sempre, vedremo quando è possibile), pannelli fotovoltaici e infissi (anche in questo caso non sempre permesso): si calcola che solo in provincia di Padova – a dirlo è la Cna locale – ci saranno lavori in più per circa 110-130 milioni di euro. Grazie al superbonus lavori casa 110% sarà quindi una corsa alla ristrutturazione. In effetti l’idea di ricevere di ritorno più di quanto si è speso è sicuramente allettante. Ma quale sarà il passaggio decisivo per il superbonus lavori casa 110%? La conversione in legge di quanto previsto dal decreto del Governo Conte dell’aprile scorso. Ancora molte domande, infatti, aspettano una risposta.

Superbonus lavori casa 110%, la cessione del credito

Partiamo allora da una certezza: la cessione del credito. Come funziona infatti il superbonus lavori casa 110%? In linea generale la somma che il cittadino spende viene restituita dallo Stato in 5 anni. Come? Sconto sullo pagamento delle tasse o, se la somma supera quanto si deve pagare di tassazione, restituzione diretta. Ma c’è un’opportunità importante in più: il cittadino potrà fare i costi senza pagare un euro cedendo il credito o all’impresa che fa i lavori o alla banca che li finanzia. Questo è vantaggioso per tutti: per chi fa i lavori e non vuole pagare niente al momento, e per chi si prende il credito e si vede restituire dallo Stato non solo l’intera cifra, ma anche quel 10% in più che porta al 110% totale.

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Quali lavori?

Questa è la vera domanda a cui rispondere. Non tutti i lavori, infatti, sono ammessi al momento (detto che quelli che non rientrano direttamente avranno diritto all’ecobonus normale che già c’è e vale, a seconda delle tipologie, dal 50 al 65% della somma). Partiamo dall’ambito temporale: il superbonus lavori casa 110% vale per i lavori effettuati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Ma c’è un emendamento al testo che chiede di estenderlo per tutto il 2022 e anche alle seconde case. Un emendamento di maggioranza, quindi facilmente sarà accolto.

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Vi riportiamo quanto già vi avevamo spiegato sui lavori ammessi:

Lo diciamo subito: non per le caldaie di appartamenti, non per gli infissi, non per le tende, non per le zanzariere. Per quegli interventi rimangono i bonus che variano dal 50 al 65%, già previsti dalla legge. In realtà c’è la possibilità di portare al 110% anche tutti gli interventi indicati sopra. Per farlo devono essere effettuati insieme ad uno di questi due interventi:

  1. isolamento termico, con interventi che riguardino oltre il 25% dell’intonaco, con un tetto massimo fino al 60mila euro per unità immobiliare.
  2. sostituzione di caldaie con impianti nuovi di classe A. Le caldaie però possono essere cambiate solo in case unifamiliari, singole (con impianti a pompe di calore) oppure si parla di quelle centralizzate dei condomini. Di fatto se si volesse cambiare caldaia in appartamento bisognerebbe prevedere anche lavori di isolamento termico.

Per ulteriori informazioni nel box sotto il testo completo dell’articolo che spiega com’è – al momento – il superbonus lavori casa 110%.

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