Primo maggio con Working Title Film Festival. Dibattito online e film: "On va tout péter" in prima italiana

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Sarà la prima festa dei lavoratori senza cortei per le strade, senza concertone né festeggiamenti all’aperto, causa emergenza Coronavirus. Ma a Vicenza non si rinuncia a celebrare il 1° maggio: si farà con un evento interamente sul web, promosso da Working Title Film Festival – festival del cinema del lavoro, Cinema Odeon e i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Vicenza. “Primo maggio. Il lavoro in prima fila” è il titolo dell’appuntamento che coniuga testimonianze, dibattito, musica e un grande film, “On va tout péter” di Lech Kowalski, in prima visione italiana in VOD. Tutto rigorosamente a portata di clic, per consentire a tutti di partecipare da casa. Il regista sarà inoltre intervistato, in diretta Facebook, il 2 maggio alle ore 16.

Il dibattito

Si comincia alle 16.30 con il dibattito “Il lavoro ai tempi del coronavirus”, che sarà trasmesso in diretta video sulla pagina Facebook e sul sito di Working Title Film Festival, e rilanciato dalle pagine dei partner. Interverranno i tre segretari generali di Vicenza e provincia Grazia Chisin della Uil, Raffaele Consiglio della Cisl e Giampaolo Zanni della Cgil. Sarà poi data la parola ad alcuni lavoratori dei settori “in prima fila”, che ogni giorno mettono a rischio la propria salute per garantire i servizi essenziali anche in questa emergenza sanitaria. Che è anche emergenza economica: mentre si avvicina con molte incognite la “fase 2”, per larghe fasce di cittadini la quarantena obbligata si è tradotta in assenza di reddito. L’evento, moderato dal giornalista Giulio Todescan, avrà poi tra i protagonisti la musica di Silva Cantele, in arte Phill Reynolds, cantautore vicentino che, tra un pezzo folk e un blues suonati in diretta, racconterà la difficile condizione di chi vive della sua musica. Dell’altrettanto complicata situazione del settore cinema parleranno la direttrice artistica di Working Title Film Festival Marina Resta ed Enrico Ladisa, responsabile con Denis Lotti della programmazione del cinema Odeon.

Il film

Accanto alle parole e alla musica, il cinema che racconta il lavoro: Working Title Film Festival e Cinema Odeon portano il documentario “On va tout péter” (traduzione italiana: faremo saltare tutto) di Lech Kowalski (Francia, 2019, 109’) in anteprima italiana su piattaforma VOD (video on demand). Il film sarà disponibile fin dalla mattinata del 1° maggio e per le successive due settimane sulla piattaforma VOD Odeonline dalla sala al salotto, la “sala virtuale” inaugurata di recente dal cinema vicentino, costretto come tutte le sale fisiche alla chiusura.

Si accede al film cliccando sul link: https://vimeo.com/ondemand/onvatoutpeter e pagando un biglietto di 5 euro tramite carta di credito o PayPal. Un modo per sostenere in un momento difficile il cinema indipendente: la produzione del film, il Cinema Odeon e Working Title Film Festival.

“On va tout péter”, presentato lo scorso anno alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e a Filmmaker Festival di Milano e non ancora distribuito in sala in Italia, prodotto da Revolt Cinéma in coproduzione con ARTE France, racconta la lotta intrapresa nel 2017 dagli operai della fabbrica GM&S di La Souterraine, piccolo comune nella regione della Nuova Aquitania, nel cuore della Francia, che produce pezzi di ricambio per le grandi case automobilistiche ed è stata messa in liquidazione, lasciando sulla strada 277 operai. La lotta si sposta poi all’esterno, tra i blocchi degli accessi di fabbriche e autostrade e incontri con i vertici governativi (in una scena appare anche il presidente Macron). La camera a mano di Kowalski è in perenne movimento, e segue da vicino le alterne vicende della vertenza e suoi i protagonisti, mentre le immagini sono accompagnate da una colonna sonora a base di rock’n’roll e blues elettrico. È uno sguardo partecipe quello del regista americano, tanto partecipe da costare a Kowalski l’arresto con l’accusa di ribellione mentre filmava lo sgombero degli operai dalla prefettura di Gueret. Oltre 400 registi di tutto il mondo hanno firmato una petizione per chiedere di abbandonare ogni azione legale contro Kowalski.

Lech Kowalski: bio-filmografia parziale

Nato nel 1951 a Londra da rifugiati polacchi, Lech Kowalski è riconosciuto come uno degli autori di punta del cinema underground americano. A New York, dove ha vissuto a lungo, ha iniziato filmando l’ambiente della pornografia degli anni ‘70, al centro del suo primo documentario “Sex Stars”, e documentando poi la scena punk, raccontata in “D.O.A.” che segue il primo e unico tour negli Usa dei Sex Pistols. Nel 2005 il suo “East of Paradise” ha vinto il premio Orizzonti al miglior film alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Da più di vent’anni vive e lavora in Francia.

Ti potrebbe interessare