Coronavirus, 12 milioni dalla bilateralità artigiana per sostenere lavoratori e imprese

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Un fondo di 12 milioni per aiutare concretamente lavoratori, famiglie e imprese a ripartire dopo l’emergenza, e ad aiutare coloro che hanno perso il lavoro a causa della pandemia da Coronavirus. È l’obiettivo dell’accordo regionale firmato da Confartigianato Imprese Veneto, CNA Veneto, Casartigiani Veneto e Cgil, Cisl e Uil del Veneto.

Un punto fondamentale del sussidio è l’aiuto verso le imprese, per aiutarle ad ottenere nuova liquidità necessaria alla ripresa, per garantire la sicurezza con l’applicazione dei protocolli anti contagio, per coprire i costi dei dispositivi sicurezza (mascherine, guanti, occhiali, termometri, ecc.), per la sanificazione degli ambienti o veicoli di lavoro nei casi presenza di persona con caso confermato di covid-19 e infine per sostenere le imprese che hanno usato più intensamente FSBA (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato) per salvaguardare i dipendenti nei mesi da marzo a giugno 2020.

L’aiuto prevede inoltre tre sussidi per aiutare le famiglie: quelle in cui ci sono due sospesi dal lavoro, quelle con un unico componente che lavora ed è stato sospeso, per le famiglie dove si è fatto ricorso ai congedi speciali per accudire i figli e, infine per le famiglie che acquistano servizi o beni per far seguire ai figli le lezioni on line da casa.

Altro punto fondamentale è la valorizzazione del sistema paritetico per la sicurezza dell’artigianato Cobis (comitato paritetico regionale bilaterale per la sicurezza), per l’applicazione dei protocolli sicurezza e dell’altre soluzioni anti contagio sui luoghi di lavoro a beneficio di dipendenti e titolari delle imprese.

Ma questo fondo non è la prima mossa che bilateralità artigiana fa per contrastare questa crisi: aveva iniziato già da fine febbraio, salvaguardando i posti di lavoro di oltre il 60% dei dipendenti del settore con l’ammortizzatore sociale ordinario di settore FSBA. Con questo accordo, rilascia ulteriori supporti all’artigianato perché possa ripartire e non disperdere il patrimonio di professionalità e competenze che lo contraddistingue.

«L’intesa raggiunta dimostra ancora una volta quanto siano avanzate le relazioni sindacali dell’artigianato veneto, capaci di intercettare i bisogni e trovare rapidamente le risposte – commentano i Presidenti di Confartigianato Imprese Veneto, Cna Veneto e Casartigiani Veneto Agostino Bonomo, Alessandro Conte e Franco Storer -. Di particolare aiuto saranno le nuove prestazioni dell’Ente Bilaterale che facilitano ulteriormente l’accesso al credito, attraverso il sostegno dei costi di istruttoria per le pratiche di garanzia del sistema dei Confidi artigiani ed il potenziamento del supporto a favore di quei datori di lavoro che hanno avuto i loro dipendenti sospesi perché l’attività è stata fermata per decreto o per il crollo delle commesse».

«La pandemia che ha colpito anche la nostra Regione richiede, da parte di tutti i soggetti di rappresentanza, compresa quella del lavoro, una grande attenzione verso il mondo dell’artigianato, a cui vanno dedicati interventi straordinari e mirati – sottolineano i segretari generali di Cgil Cisl Uil Veneto, Christian Ferrari, Gianfranco Refosco e Gerardo Colamarco -. Ed è ciò che ha fatto l’ente bilaterale veneto con il Protocollo Emergenza Covid-19 che ha destinato ben 12 milioni di euro al settore, di cui 6 per i lavoratori dipendenti. Tre milioni di euro sono stati finalizzati a prestazioni per il sostegno al reddito di chi è stato sospeso dal lavoro, anche nel caso si tratti di un familiare. Il Protocollo dispone poi 2 milioni di euro per interventi a favore dei genitori che hanno utilizzato i congedi speciali per accudire ai figli e, infine, un milione di euro per rimborsi dei costi sostenuti dalle famiglie per l’acquisto di computer, smartphone e tablet destinati ai figli per l’attività scolastica a distanza».

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