Progetto UNI.T.I: già 100 richieste di supporto per iniziare a produrre mascherine

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Nei primi 10 giorni di attività sono state più di 100 le richieste di Pmi e grandi aziende che avevano bisogno di supporto nella valutazione tecnica per la produzione di mascherine sanitarie. E UNI.T.I, il progetto che vede la combinazione tra l’Università di Padova, mediante UniSMART, e aziende del territorio è pronto a rispondere.

L’obiettivo del progetto è unire i laboratori e le competenze dell’Ateneo con le risorse e progettualità delle aziende, della sua Community dell’Innovazione, di enti pubblici e privati. E lo fa in tre modi: valutazione tecnica mascherine e altri dispositivi medici, raccolta delle richieste di supporto da parte delle aziende per finalizzare progetti concreti, promozione e comunicazione di iniziative/servizi rivolti alle imprese.

Valutazione tecnica mascherine e altri dispositivi

Parte fondamentale del progetto è il gruppo tecnico di lavoro il cui obiettivo è quello di supportare le aziende nell’ottenere una valutazione tecnica dei loro dispositivi, per poter produrre o distribuire sul mercato mascherine chirurgiche e “ad uso per la collettività”.

UNI.T.I. fornisce supporto alla valutazione tecnica di mascherine di tipo “filtrante” e chirurgica e, (dove possibile) anche ad uso DPI, attraverso le competenze, i laboratori e la strumentazione presente presso l’Ateneo di Padova. I test che è possibile eseguire sono test biologici sull’efficienza di filtrazione batterica, sulla carica biologica e sulla traspirabilità delle mascherine e test per rilevare l’adeguatezza dei tessuti ad essere posti a contatto con la pelle, verificando eventuali rischi di irritazione o sensibilizzazione cutanea. Al termine dei test viene consegnato alle aziende un rapporto con i risultati dei test. In caso di dispositivi medici, l’azienda potrà allegare i risultati tecnici alla domanda di autocertificazione da presentare all’Istituto Superiore della Sanità.

Richiesta supporto

Il gruppo di UNI.T.I. si è reso disponibile per raccogliere inoltre le richieste di supporto da parte delle aziende per finalizzare progetti concreti (non solo inerenti a mascherine o altri DPI, ma a qualunque settore di interesse per la collettività), che per poter essere avviati hanno bisogno di individuare dei partner specifici. In questo caso viene offerta alle imprese la possibilità di confrontarsi con le competenze presenti all’Interno dell’Università di Padova o delle aziende e degli enti facenti parte del progetto UNI.T.I., facilitando l’accoppiamento tra richieste compatibili e dando visibilità a tali richieste sia attraverso una pagina dedicata chiamata “Iniziative in cerca di Partner” sia attraverso i network interni alla rete di UNI.T.I.

Segnalazione di un’iniziativa già attiva

L’ultima linea di azione è dedicata alla promozione e comunicazione delle iniziative e servizi rivolti alle imprese attivati grazie al progetto UNI.T.I. – Reazione al Covid-19 o realizzati da altri enti per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. È stata attivata infatti una sezione apposita dove poter segnalare le iniziative già attive per le aziende, oltre alle iniziative esterne raccolte e selezionate dal team di UniSMART. Il tutto è poi visibile e liberamente consultabile dalle imprese attraverso la pagina dedicata “Iniziative attive per aziende”.

Dughiero:«laboratori, tecnici e ricercatori al servizio delle imprese»

«Durante l’emergenza data dalla pandemia in corso era fondamentale che l’Università degli Studi di Padova si mettesse in gioco, come sta facendo, attraverso l’apporto dei suoi specialisti in ambito sanitario, clinico ed epidemiologico – competenze da cui il Veneto sta traendo grande beneficio – senza dimenticare gli impatti sull’economia e l’industria di questa crisi – dichiara Fabrizio Dughiero, Prorettore al trasferimento tecnologico ed ai rapporti con le imprese dell’Università di Padova -. Da questo punto di vista il nostro Ateneo ha messo a disposizione delle imprese, attraverso il coordinamento della sua Fondazione UniSMART, i suoi laboratori, tecnici e ricercatori per favorire la conversione di alcune aziende del settore fashion verso la produzione di mascherine filtranti, chirurgiche e DPI affinché le persone possano tornare a muoversi all’interno delle città e lavorare in sicurezza. La disponibilità di questi dispositivi – conclude Dughiero – è fondamentale per poter accedere velocemente alla fase 2 cioè alla riapertura delle attività produttive del nostro territorio».

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