Conte: «Dopo il 3 maggio ripartire, con gradualità ma ripartire»

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«L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela, con qualche gradualità, ma ripartire». È questa forse  l’informazione più importante che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte porta nella conferenza stampa di venerdì 10 aprile. Sono passate da poco le 19.30 quando – dopo una serie di rinvii – il premier comincia a parlare. «Abbiamo predisposto un nuovo Dpcm», spiega Conte, prendendo la decisione di prorogare le misure di contenimento fino al 3 maggio. Una decisione difficile ma necessaria, «di cui mi assumo tutte le responsabilità politche».

Una decisione giunta dopo incontri con ministri, esperti del Comitato tecnico scientifico, regioni, province, comuni, categorie, sindacati. Dal 14 aprile, intanto, riaprono cartolibrerie, librerie, negozi di articoli per bambini. Anche qualche altra attività produttiva: la silvicoltura: «Dobbiamo consentire che venga rifornita la legna», spiega il presidente del Consiglio dei ministri.

Nel frattempo «il lavoro per la fase 2 è già partito. Non possiamo aspettare che il virus scompaia del tutto dal nostro territorio», continua il premier. La fase 2 sarà gestita assieme a un gruppo di esperti che «dialogherà con il comitato tecnico scientifico, in modo da avere la possibilità di modificare le logiche dell’organizzazione del lavoro sin qui consolidate». Il gruppo di lavoro, composto da manager, docenti, ricercatori, sociologi, economisti, sarà guidato da Vittorio Colao.

L’Europa: «Fatto un primo passo, ancora insufficiente»

Sul piano europeo, continua Conte in conferenza stampa, la principale battaglia è quella per un fondo fondo «che deve essere finanziato con una vera e propria condivisione economica dello sforzo, con uno strumento come gli Eurobond». Il fondo – sottolinea il premier – deve essere «disponibile subito, lo sto dicendo a tutti i miei omologhi», per non deprimere ulteriormente il tessuto economico. Le proposte dell’Eurogruppo contengono, ricorda il presidente del Consiglio, anche la cassa integrazione europea con 100 miliardi di dotazione e un potenziamento della Bei (Banca europea per gli investimenti) che contribuirà con 250 miliardi di investimenti. Ma «condurremo sino alla fine» la battaglia per gli Eurobond, scandisce Conte.

Attacco frontale contro Salvini e Meloni: dichiarazioni false e irresponsabili

Segue un attacco frontale contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni. «Il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza».

 

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