Coronavirus, Zaia: «Veneto tutta zona rossa, ora misure urgenti per le imprese e il turismo»

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«Noi ci consideriamo tutta una zona rossa, trovo assurdo pensare che lo sia solo una parte della Lombardia, cosi’ come per il Veneto e l’Emilia-Romagna». Lo ha sottolineato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella sede della task force Coronavirus, a Marghera.

«Siamo ormai toccati da vicino – ha proseguito Zaia – da un lato perché i focolai ci sono in tutte le province del Veneto, dall’altro perché comunque il danno diretto e indiretto l’economia lo subisce sempre, sia che abbia un cittadino malato sul suo territorio o che non ce l’abbia. Noi porteremo avanti questa sfida facendo capire che realtà come le nostre, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, rappresentano sostanzialmente il Pil italiano, e quindi la recessione del Veneto è la recessione del Paese».

Zaia ha quindi ribadito che nella videoconferenza con il premier Giuseppe Conte, nel pomeriggio, «presenteremo una serie di misure assieme alle altre regioni delle zone rosse, Lombardia ed Emilia-Romagna e chiederemo misure urgenti per il mercato, per le imprese, per il turismo in particolare e una campagna di promozione a livello internazionale del nostro tessuto produttivo».

Intanto in Veneto, ad oggi 5 marzo, sono 386 i casi confermati di contagio. I ricoverati sono 99 (+18), di cui 23 sono in terapia intensiva (+4), e con 9 dimissioni. L’area più colpita è quella di Treviso e provincia, con 93 casi, invariati rispetto a ieri, che supera il focolaio di Vò Euganeo, con 90 casi in aumento (+1) rispetto a ieri. Seguono Padova escluso Vò (58, +16), Venezia escluso Mirano (53, +6), il focolaio di Verona (22, +4), quello di Limena (14), Vicenza (11, +2), il focolaio di Mirano (7), Belluno (4) e Rovigo (3, +2). Altri tre casi (-3) sono in corso di assegnazione.

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