Coronavirus, ulteriore stretta sulle chiusure: garantiti solo i servizi essenziali

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Arriva nella serata di mercoledì 11 marzo la nuova stretta del governo per tentare di contenere i contagi da Covid-19: restano aperti solo negozi, imprese e organizzazioni che garantiscono servizi minimi essenziali. Stop a bar, ristoranti (ma i servizi di consegna a domicilio restano possibili), negozi – con le eccezioni che elenchiamo più avanti – mercati.

Restano garantiti, «nel rispetto delle norme igienico-sanitarie», i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. Viene inoltre data facoltà alle Regioni di modificare, ridimensionandoli, i servizi di trasporto pubblico locale. Qui il dettaglio degli esercizi commerciali che possono rimanere aperti.

Ecco il dettaglio come pubblicato ai punti 2, 3 e 4 del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020.

  • Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
  • Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
  • Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2.
  • Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

 

Qui il testo completo del Dpcm 11 marzo 2020.

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