Coronavirus, dalla Regione 63 mln per Cig in deroga. Calzedonia e Geox chiudono gli store

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Primi interventi a sostegno dell’economia per affrontare le ricadute dell’emergenza Coronavirus. Con 58 milioni di euro già disponibili, più altri 5,5 messi a disposizione da una variazione di bilancio approvata ieri 10 marzo, la Regione Veneto attiva le prime risorse per gli ammortizzatori sociali a tutela di occupazione e imprese. L’accordo sarà portato oggi all’attenzione della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, come stimolo anche alla discussione nazionale.

«Non possiamo e non vogliamo che il virus metta in ginocchio il cuore produttivo d’Italia», ha dichiarato l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan. «Dobbiamo preservare tutte le potenzialità produttive del sistema-Veneto, che vale oltre 160 miliardi di Pil, pronti a ripartire quando l’emergenza sanitaria sarà superata. Il primo strumento è tutelare il lavoro e le imprese, attraverso gli ammortizzatori sociali, in particolare nelle piccole aziende, con meno di 6 dipendenti, e nei settori non tradizionalmente coperti dalla cassa integrazione». Uno dei punti salienti dell’accordo è la previsione della possibilità di accedere anche con procedura semplificata agli ammortizzatori sociali e alla cassa integrazione in deroga.

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Intanto in tutta la Regione si moltiplicano le chiusure di negozi ed esercizi commerciali. Sandro Veronesi, presidente di Calzedonia, aveva annunciato già ieri la chiusura di tutti i negozi del gruppo (che comprende anche i marchi Intimissimi, Intimissimi Uomo, Tezenis, Falconeri, Signorvino, Atelier Emé e gli outlet). «Poiché non vendiamo articoli di primaria necessità – ha spiegato Veronesi -, ci è sembrato giusto cercare di fare quanto in nostro potere, per tutelare al massimo la salute dei nostri clienti e dei nostri dipendenti». Anche Geox ha deciso di sospendere temporaneamente l’attività di tutti i propri 150 negozi a gestione diretta presenti in Italia, estendendo la prescrizione di chiusura anche ai giorni feriali e ai centri storici. Per ora fino a domenica prossima, in attesa di comprendere meglio l’evoluzione della situazione e riservandosi quindi di prorogare la chiusura, in linea con le scadenze indicate dal governo (3 aprile).

Ma si moltiplicano anche i sostegni economici e le donazioni in aiuto delle strutture sanitarie messe pesantemente sotto stress dalla diffusione del virus. Assindustria Venetocentro ha annunciato una donazione di almeno 100 mila euro per contribuire a contrastare l’emergenza sanitaria Covid-19, lanciando anche una raccolta fondi straordinaria tra i propri associati chiedendo a ciascuna impresa un contributo di 1.000 euro. Saranno destinati all’acquisto urgente di ventilatori polmonari per rafforzare le strutture di terapia intensiva, necessari ad affrontare l’emergenza per le Ulss di Padova e di Treviso. L’importo di 100 mila euro sarà reso disponibile già da oggi 11 marzo.

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