Coronavirus, da Sani.In.Veneto un milione di euro per il comparto dell'artigianato

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Un milione di euro a sostegno delle imprese artigiane e dei lavoratori del Veneto colpiti dalla crisi Coronavirus. È quanto stanziato da Sani.In.Veneto, fondo di welfare sanitario integrativo di Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, CGIL, CISL e UIL regionali che aggrega 140mila iscritti. «La serrata generale coinvolge molte delle nostre imprese, penso in particolare a parrucchieri ed estetiste, ma anche alle gelaterie, ai pasticceri e ad altre categorie del food coinvolte dal provvedimento del governo», spiega il presidente di Sani.In.Veneto Donato Pedron.

Il fondo ha attivato sei linee di intervento. Tra le diverse azioni intraprese, la copertura sanitaria gratuite e sospensioni e rateazioni dei contributi obbligatori per le aziende artigiane che hanno avuto emergenze sanitarie o difficoltà economiche a causa del Coronavirus. Saranno inoltre disponibili rimborsi economici per l’isolamento fiduciario o il ricovero da Coronavirus, aumenti dei massimali rimborsabili per visite e accertamenti. Le tutele volontarie dedicate ai titolari di aziende artigiane, ai loro familiari e ai familiari dei dipendenti – che in tempi normali prevedono un contributo a carico degli utenti– saranno disponibili gratuitamente per le aziende artigiane che hanno avuto emergenze sanitarie o difficoltà economiche a causa del Coronavirus.

Oltre agli interventi di tipo strettamente economico, Sani.In.Veneto, tramite un team di psicologi e consulenti specializzati, mette in campo un servizio di supporto, individuale o aziendale, per far fronte alle problematiche legate all’epidemia: gestione di stati d’ansia, sottovalutazione o sopravvalutazione del rischio e problematiche di rientro al lavoro. Saranno disponibili consulenze gratuite a distanza, via telefono o Skype.

Sani.In.Veneto attiverà infine una campagna di prevenzione sanitaria straordinaria contro il Coronavirus tramite rimborsi alle aziende per l’acquisto di dispositivi sanitari come mascherine, guanti e altri tipi di protezioni. Inoltre, provvederà a donare materiale sanitario e 10.000 mascherine agli operatori delle strutture sanitarie meritoriamente impegnate in questa emergenza.

«È una situazione grave – continua Pedron – che ci auguriamo finirà presto. Nel frattempo, mettiamo in campo tutte le risorse che possiamo per sostenere la salute e l’economia in questo periodo».

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