Veronafiere, assemblea approva aumento di capitale da 30 milioni

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

L’assemblea dei soci di Veronafiere, riunita ieri 11 febbraio in seduta straordinaria, ha deliberato il previsto aumento di capitale pari a 30 milioni di euro a sostegno dello sviluppo del piano industriale 2019-2022.

«Il voto unanime dei soci registrato oggi – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è un segnale importante che consolida la leadership anche economica di Veronafiere, non soltanto sul territorio e sul sistema-Paese ma anche sui mercati internazionali. L’aumento di capitale, infatti, permetterà di dare piena attuazione alle direttive di crescita delineate dal Piano industriale che prevede investimenti complessivi per 105 milioni di euro al 2022».

Sono tre i driver strategici di sviluppo contemplati nel piano industriale, rafforzati da un importante progetto di digital transformation e internazionalizzazione: rigenerazione delle infrastrutture del quartiere espositivo per renderlo tra i più moderni d’Europa; lancio di nuovi prodotti nei segmenti agri-food, wine e marmo; potenziamento dei servizi a valore aggiunto nel campo digitale, degli allestimenti e della ristorazione.

«L’assemblea straordinaria si è conclusa con un importante voto all’unanimità per il futuro della società» ha dichiarato il sindaco di Verona Federico Sboarina. «I soci hanno deliberato l’aumento di capitale che per Veronafiere, fondamentale volano per l’economia cittadina, significa contare su nuove risorse per il futuro e le prossime sfide. Oggi è una giornata da ricordare, perché conferma il generale consenso sul piano industriale».

Tra i principali soci ci sono Comune di Verona (39,666%), Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (24,190%), Camera di Commercio di Verona (13,045%), Cattolica Assicurazioni (7,108%), Banco Bpm Spa (7,042%) e Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario (5,404%).

Ti potrebbe interessare