Coronavirus, il Veneto si ferma. Confartigianato: «In una settimana persi 2-3 punti di fatturato»

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Notizia in aggiornamento

L’impatto del Coronavirus si sta facendo sentire in maniera pesante sulla parte più produttiva d’Italia. In Veneto e Lombardia si genera quasi un terzo del Pil nazionale. Lo stop alla produzione di molte delle imprese locali avrà effetti contenuti, nel caso in cui fosse semplicemente temporaneo. Se il contagio, però, non dovesse essere fermato entro poche settimane, per l’economia italiana si avrebbero effetti ben più gravi. In Veneto, sulla base dell’ordinanza del Presidente della Regione Zaia e del Ministro della Salute Speranza sono state annullate tutte le manifestazioni pubbliche, comprese fiere e convegni. La maggior parte è rinviata a date da destinarsi.

Intanto arriva l’allarme lanciato da Confartigianato Veneto Imprese. «Bisogna darsi priorità – ha dichiarato il presidente Agostino Bonomo -. Innanzi tutto, ovviamente, ci si deve attenere scrupolosamente all’ordinanza del Ministro Speranza d’intesa con il Presidente
della Regione Veneto per comuni e aree colpite ed ai protocolli messi a punto dall’Istituto Superiore di Sanità e divulgati da Ministero e Regione Veneto. Ma non solo. Bisogna che venga attivato un tavolo di crisi economica a livello nazionale che guardi all’economia nel suo complesso e non solo a quelle attività che hanno rapporti diretti con la Cina. Una settimana di fermo attività vale almeno il 2-3 punti percentuali in meno di fatturato. Deve poi essere attivata con la Regione una cabina di regia tra il sistema economico veneto per valutare la gestione economica occupazionale della crisi e per coordinare eventuali interventi straordinari con il Governo”.

Aggiornamenti:

ore 17.58 – Il Servizio Sanitario Regionale del Veneto fa sapere che sono in corso massicci acquisti di tutti i materiali sanitari necessari per affrontare l’emergenza Coronavirus. Utilizzando i poteri in deroga derivati dai poteri commissariali, il Veneto ha acquistato diversi presìdi sanitari, per un totale di centinaia di migliaia di pezzi. Si tratta di: 280.000 mascherine del tipo FFP2 e FFP3 (15.000 in consegna da domani), 100.000 tamponi e test (30.000 in consegna per fine settimana), 59.000 camici (tutti in consegna domani), 54.000 calzari (tutti in consegna entro il fine settimana), 2.100 occhiali protettivi (tutti in consegna entro il fine settimana), 100 visiere (tutte in consegna entro il fine settimana), 215.000 confezioni di gel disinfettante (40.000 in consegna entro fine settimana). In ordinazione ci sono anche svariate migliaia di guanti sufficienti per il fabbisogno di 3 mesi per tutte le Ullss.

ore 17.12 – Il Gruppo Cattolica Assicurazioni comunica in una nota di avere adottato una serie di precauzioni per tutti i dipendenti, consulenti e fornitori che hanno accesso alle sedi del Gruppo, volte a garantirne la salute e la sicurezza. «Tutti i dipendenti e collaboratori sono invitati ad operare per questa settimana in modalità smart working, anche oltre i già previsti due giorni a settimana. La disposizione si applica in particolar modo ai dipendenti residenti nei Comuni interessati da casi di contagio o che siano stati in contatto con persone residenti nelle zone interessate, per i quali lo smart working è previsto per 14 giorni. Esclusi anche i trasferimenti tra le sedi di gruppo di Verona, Milano e Roma e i viaggi di lavoro in Italia e all’estero. Si invitano infine i collaboratori a rinviare riunioni, convention ed eventi formativi e, qualora indispensabili, a preferire i mezzi di comunicazione da remoto».

0re 16.51 – Anche l’ordine degli avvocati di Padova prende contromisure per l’emergenza Coronavirus. Il presidente, Leonardo Arnau, ha infatti diramato le disposizioni da seguire. Sei punti: sospensione di tutti gli eventi formativi, rinvio della lezione della scuola forense, sospensione delle attività dell’organismo di mediazione forense e dello sportello del cittadino (fino al primo marzo) e limitare, dove il possibile, il contatto col personale di segreteria del Tribunale.

ore 16.43 – In conformità con le indicazioni fornite dalle Autorità Sanitarie, Assindustria Venetocentro ha sospeso tutti gli incontri pubblici in programma almeno fino al 2 marzo e fino a nuove disposizioni ufficiali. Sospese fino alla stessa data anche tutte le attività di formazione in aula organizzate dalle società Fòrema e Unis&f nelle sedi di Padova, Treviso e Pordenone. Gli uffici di Assindustria Venetocentro restano regolarmente aperti nelle sedi di Padova e di Treviso per garantire la piena operatività e il supporto alle aziende. Assindustria Venetocentro sta puntualmente seguendo e monitorando l’evolversi della situazione ed ha attivato una Task Force dedicata, per fornire informazioni e supporto alle imprese associate su molteplici aspetti che coinvolgono diversi ambiti di intervento, come rapporti di lavoro, igiene del lavoro, internazionalizzazione, legale. Sono già attivi e saranno implementati contatti con le Autorità competenti, gli Enti locali, Inps e istituti competenti in materia di lavoro per interventi a sostegno economico e normativo di imprese e lavoratori coinvolti. «Assindustria Venetocentro rimane pienamente operativa nelle sedi di Padova e di Treviso – dichiara la Presidente Maria Cristina Piovesana – pur scegliendo di sospendere tutti gli eventi pubblici, seguendo le disposizioni del Ministero della Salute e della Regione Veneto. Rimaniamo vicini alle imprese del territorio che stanno attraversando una fase complessa nell’affrontare l’emergenza del coronavirus e forniremo attraverso un’apposita task force tutte le attività di informazione e assistenza necessarie. Continueremo inoltre a monitorare, come stiamo facendo da gennaio, anche i problemi e le perdite che le nostre imprese hanno subìto dall’inizio di questa emergenza sanitaria».

ore 16.20 – Il presidente della Regione Veneto ha convocato per domani martedì 25 febbraio alle ore 11 nella sede della protezione civile a Marghera (via Paolucci 34) i rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo economico e sociale per una valutazione comune sulle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza coronavirus.

ore 15.30 – L’allarme Coronavirus si abbatte anche sull’attività degli agriturismi veneti. Molte le disdette nella ristorazione e nell’ospitalità, soprattutto in provincia di Padova e di Venezia (legate alla sospensione del Carnevale), ma anche di Rovigo e Verona. «Le prenotazioni nei nostri agriturismi in Veneto sono in rallentamento – ha dichiarato Leonardo Granata, presidente di Agriturist Veneto-, anche se per ora riguarda solo le date a breve termine. Nella ristorazione abbiamo avuto parecchie disdette nello scorso fine settimana e stanno arrivano anche quelle per il prossimo weekend, soprattutto nelle zone limitrofe alla zona del Padovano dove si sono registrati i casi di contagio».

ore 13.50 – Piazza Affari segna un calo del 4,6% a metà giornata, maglia nera tra le principali europee. Sospensioni a raffica di singoli titoli, nessuna azione del paniere principale si muove in rialzo. Lo spread viaggia intorno ai 145 punti base.

ore 13.20 – Federturismo scrive al Presidente del Consiglio chiedendo lo stato di crisi per il settore. «Le ultime gravi notizie relative alla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese hanno messo in ginocchio l’industria del turismo italiano. Le stime più prudenti prima della diffusione parlavano di una perdita di 5 miliardi di euro – dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – ma adesso ci troviamo nella condizione di non poter più nemmeno stimare l’impatto a causa della drammatica evoluzione in corso».

ore 12.00 – «In osservanza dell’ordinanza emanata domenica 23 febbraio dal Ministero della Salute, si comunica che la manifestazione Casa su Misura – in programma in Fiera a Padova dal 29 febbraio all’1 marzo e dal 5 all’8 marzo – è stata rinviata». Così una nota di Fiera di Padova. Anche la conferenza stampa di Confcommercio-Conftrasporto sul Brennero – prevista per venerdì 28 febbraio a Verona – è annullata. Annullato anche il Consiglio nazionale della Fai-Conftrasporto, la Federazione degli Autotrasportatori Italiani, che era prevista nella stessa mattinata del 28 febbraio, sempre all’Interporto di Verona.

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