Aeroporto di Treviso, petizione dei lavoratori contro il mancato ampliamento

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I lavoratori dell’aeroporto di Treviso si mobilitano contro il paventato ridimensionamento dello scalo, dopo lo stop imposto dal ministro dell’ambiente Sergio Costa all’iter di approvazione del masterplan dell’ampliamento presentato da Save/AerTre.

Una petizione con 550 le firme di altrettanti lavoratori sarà consegnata sabato 11 gennaio in comune a Treviso ai sindaci di Quinto e del capoluogo, rispettivamente Stefania Sartor e Mario Conte, presidente dell’ANCI Veneto, da una delegazione composta dalle Rsa di Cgil, Cisl e Uil di Aertre, dai sindacati confederali e di categoria e da una delegazione dei lavoratori della società che gestisce lo scalo trevigiano.

Il sindacato trevigiano, assieme alle Federazioni di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, hanno convenuto sulla necessità di far sentire alle istituzioni e alla cittadinanza che l’aeroporto è una infrastruttura di grande rilievo, che dà lavoro a centinaia di persone, contribuendo significativamente allo sviluppo del territorio.

«Al fronte che vorrebbe vedere chiuso l’aeroporto cittadino – affermano i segretari generali delle Organizzazioni Sindacali Mauro Visentin (Cgil), Cinzia Bonan (Cisl) e Guglielmo Pisana (Uil) – ricordiamo che lo scalo trevigiano dà lavoro a un migliaio di persone e la ricaduta diretta di un ridimensionamento dello stesso sull’occupazione sarebbe disastrosa. Abbiamo raccolto 550 firme di lavoratori che operano in 30 diverse aziende e società che gravitano attorno al Canova. Questa infrastruttura per il capoluogo e per le imprese del nostro territorio è fondamentale e va difesa perché garantisce a cittadini e aziende una mobilità che lo stop al masterplan rischia di bloccare. Quel che è certo è che la decisione del ministro ha intanto fermato l’intero progetto di sistemazione e messa in sicurezza della viabilità circostante, fondamentale per lo sviluppo turistico e commerciale dell’intera area».

«Non si può prescindere – aggiungono i leader dei Sindacati – che prioritaria devono essere la tutela e la garanzia della salute pubblica e dell’ambiente. Impensabile oggi abdicare a una programmazione di crescita infrastrutturale, viaria e urbanistica che rispetti tali principi e ne faccia da bussola».

Sabato 11 gennaio a Ca’ Sugana avverrà la consegna delle firme ai due sindaci. «L’iniziativa – concludono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil territoriali – ha l’obiettivo di lanciare un messaggio alle istituzioni e di dimostrare concretamente che questa infrastruttura è fondamentale: la voce delle centinaia di lavoratori e lavoratrici che operano in questo aeroporto ha il diritto di essere ascoltata e presa in considerazione».

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