Plastic Tax, anche in Veneto stop produzione per protesta. Il governo annuncia modifiche

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La Plastic Tax “rischia di affossare un intero settore che in Veneto conta su 1.300 imprese“. Così l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato si fa portavoce di una protesta che sta montando negli ultimi giorni. Le imprese della plastica hanno deciso per protesta di fermare la produzione per un’ora, nell’ambito di un’iniziativa nazionale che vede coinvolte in parallelo le 3.000 aziende ed i 50.000 dipendenti del settore, che realizza un fatturato di oltre 12 miliardi di euro.

Oggi 5 dicembre l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan parteciperà all’ora di fermo di produzione indetto dai produttori del settore e sarà a Schio in un paio di aziende del distretto veneto del packaging.

«Il packaging in Veneto e in Emilia Romagna rappresenta direttamente e indirettamente migliaia di aziende produttrici, spesso di grandi dimensioni, e vale circa 30 mila posti di lavoro che non possiamo prenderci il lusso di perdere», dichiara Donazzan.

«Quello del packaging – conclude – è un settore che inquina meno di molti altri, compresi molti comparti definiti sostenibili, consuma meno energia e nel quale la percentuale di riciclabile sfora percentuali del 60 per cento. Per questo la considero una idea balzana, una tassa dannosa e ideologica».

Intanto, dopo le proteste dell’intero settore e le pressioni esercitate all’interno della stessa maggioranza da Italia Viva, il governo ha depositato in commissione Bilancio al Senato un pacchetto di emendamenti: tra questi quello relativo alla Plastic Tax, che viene dimezzata a 50 centesimi di euro e non si applica al materiale che proviene da processi di riciclo.

Andrea Fasulo

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