Ex popolari, oltre 6mila le domande di indennizzo dal Veneto. In testa Vicenza e Treviso

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Sono oltre 6.000 le domande pervenute ad oggi dai cittadini veneti truffati dalle banche al Fir, Fondo indennizzo risparmiatori, a fronte delle 28 mila sul territorio nazionale. Lo ha reso noto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. «Nello specifico – da Vicenza sono state avanzate 2.385 richieste; da Treviso 1.560; 665 da Padova; 520 da Verona; 480 da Venezia, 410 da Rovigo e 84 da Belluno. Per agevolare i cittadini che hanno subito un’ingiustizia vedendo traditi i propri risparmi, nella Legge di Bilancio si è deciso di spostare dal 18 febbraio al 18 aprile 2020 il termine per presentare le domande con il Fir e risarcire i risparmiatori truffati delle popolari venete».

Il ministro ha aggiunto che si andrà nella direzione di «semplificare ulteriormente la procedura per il Fir. Come annunciato dal sottosegretario Villarosa, si è introdotta la possibilità di eliminare la domanda per un nuovo inoltro. Se fossero necessarie modifiche a una domanda già inoltrata si potranno mettere in atto le integrazioni necessarie. Come abbiamo sottolineato più volte – ha concluso – vogliamo tutelare i risparmi dei cittadini dopo una vicenda che ha penalizzato moltissime famiglie del Veneto e di altre regioni del nostro Paese».

Sul fronte dei risparmiatori delle ex popolari, intanto, è di ieri 22 dicembre l’iniziativa choc del Coordinamento don Torta, che alla rotonda sulla strada Feltrina in prossimità di Cornuda, ha piantato oltre 100 croci con la scritta “vittime di Stato”. «Queste croci rappresentano la sofferenza dei risparmiatori veneti di fronte alle ingiustizie dello Stato – ha dichiarato il presidente Andrea Arman – e a ricordo di quanti sono “andati avanti”, umiliati da uno Stato che li ha trattati da speculatori. Non ci fermeremo finché non avremo giustizia».

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