Autonomia, ok delle regioni alla legge quadro: «Ora in consiglio dei ministri»

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È arrivato al termine della Conferenza Stato-regioni il via libera al testo della legge quadro sull’autonomia regionale, che ora approderà in Consiglio dei Ministri. Lo ha confermato il Ministro per gli affari regionali Francesco Boccia al termine dell’incontro.

«È importante la condivisione del testo con tutte le Regioni», ha commentato Boccia che ha sottolineato come «tutte accettano di sedersi al tavolo». «Ora il Sud ha una cintura di sicurezza. Usciamo tutti rinfrancati, è una riforma di tutti, non ha un colore politico: l’autonomia intesa come sussidiarietà, è scolpita nella nostra Costituzione da sempre. Così avremo uno stato più snello e più forte. Questa proposta verrà poi proposta al Parlamento che resta sovrano», ha aggiunto il ministro.

Sul tema dei lep, i livelli essenziali delle prestazioni, Boccia ha chiarito che «si faranno entro 12 mesi dalla firma dell’intesa e varranno per tutti. Questo allarme che si vada sulla spesa storica è falso. Si fanno i lep e quando si parte lo si fa per le materie non lep». La legge quadro andrà lunedì in Consiglio dei Ministri e dopo il varo in cdm passerà nella Conferenza Stato-regioni. Poi in Parlamento. La speranza di Boccia è infilarla nella manovra. «Se i gruppi sono d’accordo, si può approvare entro l’anno».

Soddisfatto dell’intesa anche il presidente del Veneto, Luca Zaia. «È stata una riunione approfondita sull’autonomia differenziata, abbiamo dato un primo assenso a un testo che deve avere alcuni aggiustamenti. La legge-quadro sostanzialmente traccia le linee-macro, dopodiché ogni Regione firmerà l’intesa propria, e il Veneto conferma che chiederà le 23 materie», ha dichiarato all’uscita della Conferenza Stato-Regioni.

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