Pesca sportiva, effetto Vaia: vietato uccidere lucci e trote marmorate

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Nei fiumi e nei laghi del Veneto trote marmorate e lucci, se catturati, dovranno essere immediatamente liberati. Lo ha deciso la giunta regionale che ha approvato, su sollecitazione delle associazioni della pesca sportiva, alcune modifiche al regolamento regionale per la pesca e l’acquacoltura. La principale è l’introduzione del divieto di trattenere qualsiasi esemplare di trota marmorata di luccio eventualmente pescati nelle acque regionali.

«Si tratta di una misura di salvaguardia delle specie autoctone, suggerita dal mondo della pesca sportiva e dalla consulta regionale per la pesca dilettantistica – afferma l’assessore regionale all’agricoltura e alla pesca Giuseppe Pan –. Lo stop, dettato dalle conseguenze della tempesta Vaia e dalle particolari condizioni climatiche degli ultimi mesi, è motivato dall’esigenza di rispettare l’ecosistema, salvaguardare le specie più tipiche e pregiate delle nostre acque e favorire il ripopolamento di laghi e bacini idrici. Restano in vigore solo le modalità no-kill, cioè il rilascio immediato in acqua dell’esemplare pescato. Ringrazio le associazioni della pesca sportiva per la sensibilità e la piena collaborazione di cui hanno dato prova. Lo stop alla pesca di trote marmorate e lucci potrà essere rivisto con future ulteriori revisioni al regolamento, alla luce delle indicazioni che proverranno dalla nuova carta ittica regionale, attualmente in fase di validazione».

Sono state introdotte, inoltre, alcune modifiche gestionali per garantire il regolare svolgimento delle attività di pesca sportiva e per facilitare il passaggio connesso all’entrata in vigore del nuovo regolamento regionale sulla pesca.

Foto: Di I, Luc Viatour, CC BY-SA 3.0, via Wikipedia

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