Nuovo governo, le imprese venete: «Serve shock di fiducia, non c'è tempo da perdere»

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All’indomani del giuramento di fronte al Presidente della Repubblica il nuovo governo Conte bis è nel pieno delle sue funzioni. La crisi d’agosto, che aveva precipitato il Paese nell’incertezza, è stata archiviata in tempi relativamente brevi. Ma ora non c’è tempo da perdere. Servono un’iniezione di fiducia, l’attivazione di politiche per il lavoro e l’occupazione, l’attenzione alle piccole imprese e alcune misure chiave: sì alla riduzione del cuneo fiscale, via libera alle infrastrutture e alla sburocratizzazione. Sono queste le priorità segnalate dalle imprese del Veneto, che guardano al nuovo esecutivo con grandi aspettative.

«Il nostro Paese non può più aspettare, è necessario invertire il trend economico negativo che stiamo vivendo innescando la ripresa con l’unico strumento possibile: la centralità dell’impresa, che crea lavoro e occupazione» dichiara il presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas. «Gli imprenditori e gli investitori chiedono prima di tutto stabilità e certezze, il nostro Paese ne ha bisogno» aggiunge Zoppas. «Per questo al nuovo Governo chiediamo uno shock di “fiducia”, chiediamo di mettere in campo tutte quelle azioni in grado di far ripartire gli investimenti, la produzione, i consumi, l’occupazione». «Fondamentale ridurre il cuneo fiscale. Occorre una politica economica che accompagni gli sforzi che tante imprese hanno continuato a portare avanti anche negli anni della crisi per restare competitive. Bisognerà mettere mano a investimenti che siano propulsori dell’economia, tra cui quelli sulle infrastrutture che oggi rappresentano una forte criticità in Veneto».

«Non abbiamo pregiudizi ma attendiamo di poter leggere un programma che vada oltre i sommari di principio presentati ed aspettiamo il voto di fiducia in Parlamento previsto all’inizio della prossima settimana. Da quel momento misureremo, come fatto per ogni Governo precedente, gli atti concreti e il loro impatto. Abbiamo grosse aspettative e poco tempo». Commenta così la nascita del nuovo governo anche il Presidente di Confartigianato Veneto Agostino Bonomo.
«Cosa ci aspettiamo? – prosegue – Innanzi tutto un vero sostegno al lavoro, alle imprese ed alla competitività, meno costi per le imprese e meno tasse sul lavoro. No a salari minimi sì alla copertura contrattuale. Valorizzare il potenziale imprenditoriale anche in chiave di crescita sostenibile. No ad assistenzialismi di sorta, sì a politiche attive per il lavoro ed a politiche industriali che proteggano i punti di forza italiani tra i quali c’è il grande valore della piccola impresa. A seguire una attenzione alle infrastrutture per un Veneto che rischia l’emarginazione rispetto all’asse Milano-Bologna. Ed infine l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione che valorizzi le sussidiarietà e riconosca agli enti locali e Regioni i risultati del buon governo e della assunzione di responsabilità gestionale. Un Paese moderno non può accettare sacche di mutualità improduttiva e deve finirla di sopportare o addirittura premiare sperperi e inefficienze».
«Mi auguro a questo punto – conclude Bonomo – che il Governo sia il più autorevole e solido possibile, che metta mano ad una legge di stabilità che eviti l’aumento dell’IVA ed assicuri sia attraverso tagli agli sprechi che investimenti, una solidità di bilancio concordata con la UE che metta al riparo l’Italia da ogni speculazione».

Andrea Fasulo

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