Locazione turistica, stretta anti-abusivi: codice identificativo obbligatorio

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Per chi affitta un appartamento a turisti scatta l’obbligo di dotarsi di un codice identificativo. La giunta regionale del Veneto ha approvato oggi 3 settembre il regolamento che disciplina gli obblighi per gli alloggi dati in locazione turistica. Il regolamento, proposto dall’assessore al turismo Federico Caner, è in applicazione della legge regionale sul turismo approvata nel giugno 2019 dal consiglio regionale. Il regolamento entra in vigore 60 giorni dopo la sua pubblicazione sul bollettino Bur regionale.

L’obiettivo del provvedimento è far emergere l’abusivismo cresciuto in parallelo al boom delle locazioni turistiche. Chi mette in affitto un appartamento avrà ora l’obbligo di comunicare alla competente Direzione regionale i dati che identificano il locatore e l’alloggio, precisando il periodo di locazione, il numero delle camere e dei posti letto, al fine della registrazione nell’Anagrafe delle strutture ricettive tramite le procedure del Sirt, il Sistema Informativo Regionale del Turismo, oltre che i dati relativi ad arrivi e presenze dei turisti ospitati, per gli adempimenti istituzionali di rilevazione statistica.

Negli ultimi anni anche nel Veneto si è registrato un aumento di alloggi locati senza prestazione di servizi durante il soggiorno, e che per questo non sono soggetti a classificazione e nemmeno a Scia. Molte proteste si sono levate dagli albergatori che denunciano questo mercato, in forte crescita soprattutto nelle città storiche, come concorrenza sleale. Il regolamento conta dodici articoli e disciplina le modalità di rilascio, di esposizione e di operatività del codice identificativo dell’alloggio oggetto di locazione turistica, da utilizzare sia per i controlli amministrativi che per la pubblicità dell’alloggio nei siti internet.

«A conclusione dell’iter legislativo – spiega Caner –, ci siamo immediatamente attivati per dare concreta attuazione alle procedure introdotte con la nuova norma, attraverso la quale contiamo di contrastare in modo efficace il sommerso e la concorrenza sleale: soprattutto l’introduzione di un codice identificativo, di cui ogni locazione turistica deve dotarsi, assicurerà maggior trasparenza nel settore della ricettività, favorendo le attività di controllo a tutela del consumatore e degli operatori che lavorano nel rispetto delle regole».

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