Flormart chiude con oltre seimila ingressi. Premiata la startup Serranova

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Oltre seimila gli ingressi registrati a Flormart 70, il salone internazionale del florovivaismo, architettura del paesaggio e infrastrutture verdi che si è chiuso il 28 settembre. I visitatori sono arrivati da 52 Paesi, 19 regioni e 102 province italiane. «Questa edizione di Flormart è stata la prima manifestazione gestita dalla nuova governance dei soci pubblici, insediatasi a metà luglio – commenta Luca Veronesi, direttore generale di Fiera di Padova -. Era importante dare un segnale di fiducia e ci siamo riusciti, come dimostra la crescita dei visitatori nazionali e internazionali. Ha funzionato la scelta di coniugare il florovivaismo, da sempre settore cardine di Flormart, con le applicazioni del verde nell’architettura del paesaggio, nei parchi urbani e nel mondo della ricerca e delle startup. Siamo già al lavoro per l’edizione del 2020, che confermerà e approfondirà questa impostazione».

Premio Flormart, ecco le migliori aziende

La giuria del Premio Flormart, formata da Alberto Manzo del Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, Renato Ferretti di Lineaverde e Cristiana Bertero, project manager di Flormart, ha assegnato quattro premi e altrettante menzioni speciali per le aziende che si sono distinte per la qualità del prodotto o del servizio proposto. Per la sezione “Vivaismo e floricoltura” vince Masaro Vivai di Legnaro (Padova), con menzione speciale a Minier di Beaufort en Valleè (Francia). Per la sezione “Tecnologie e prodotti tecnici” vince Peruzzo di Curtarolo (Padova), con menzione speciale a Gea di Sona (Verona). Il premio per il migliore stand in ambito “Innovation” è andato al Raggruppamento di imprese Fast, Nuovo Verde, System Turf e Marchini Abeti, mentre ad aggiudicarsi la menzione speciale per la sezione “Green Innovation Hub” è la Compagnia del Lago Maggiore di Verbania (Verbania Cusio Ossola). Vince il riconoscimento per il settore “Architettura e progettazione sostenibile” Serranova di Perugia, mentre la menzione va a Green Habitat di Marmorta (Bologna).

Flormart Future Village, vincono Serranova e Canvasalus

Serranova è la migliore startup del settore green in Italia. La serra modulare, ideata dall’architetto e designer Stefano Chiocchini, ha vinto la prima edizione del Flormart Future Village – ideato e organizzato da Blum – che ha visto competere otto giovani aziende, selezionate da un apposito bando, in un padiglione dedicato all’innovazione. Serranova permette di coltivare ortaggi e verdure biologiche garantendo una crescita fino a 3 o 4 volte più veloce della norma, grazie alle polveri fotoluminescenti inglobate nei vetri che convertono la luce solare o artificiale in frequenze luminose molto vicine ai picchi della fotosintesi clorofilliana, rilasciandola progressivamente con un’intensità simile a quella del sole a mezzogiorno. Si aggiudica una serie di servizi e opportunità, tra cui la possibilità di partecipare come espositore all’interno di Flormart 2020.

Canvasalus, startup di Monselice (Padova) che si occupa di ricerca avanzata sulla canapa, ha vinto invece il premio del pubblico, che ha votato in massa durante i tre giorni del village. Calvasalus ha sviluppato un metodo scientifico per ottenere solo piante di canapa femminili, risolvendo così un problema di molte aziende del settore, quello dell’alta concentrazione di piante maschili, prive di fiore e che per questo devono essere eliminate dal campo con il faticoso processo di smaschiatura.

EcoTechGreen premia l’architettura del paesaggio

Assegnati anche i riconoscimenti della seconda edizione del Premio Internazionale EcoTechGreen, promosso dl Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e Paysage con la rivista Internazionale Topscape, in collaborazione con Padova Fiere, in occasione della decima edizione del Forum Internazionale EcoTechGreen. Il primo premio per la categoria “Verde Tecnologico e Infrastrutture Verdi” è stato assegnato ad Agri.te.co Ambiente Progetto Territorio con il progetto “Piano delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale dei siti di interesse comunitario e della zona a protezione speciale della laguna di Venezia”. Nella categoria “Green wall & visual identity” per la sezone “Green Wall” premio ex aequo allo studio Ottaviani Associati per l’ampliamento di Bplace Hotel a Roma, e a AG&P greenscape per Cascate vegetali – Hotel Viu Milan a Milano. Nella stessa categoria per la sezione “Visual Identity” primo premio a Prysmian Headquarters presentato da Maurizio Varratta.

Nella categoria “Hi-tech city landscape” vince il progetto Groupe Scolaire Aimé Césaire a Nantes, presentato da Mabire/Reich e phytolab. Per la sezione “Verde tecnologico e shopping mall” il primo premio è andato al progetto Green Tech for Green Store – Alì supermercati a Onè di Fonte (Treviso) dello Studio Associato di Architettura Michieletto Morelli. Nell’ambito del “Verde Tecnologico e Ricettività” lo studio 3lhd studio za arhitekturu i urbanizam ha ricevuto il primo premio per i progetti Grand Park Hotel Rovinj a Rovigno e L’acquario d’acqua dolce e museo a Karlovac. Infine, nella sezione “Studi, ricerche, brevetti, tesi, prototipi relativi al verde high-tech” sono stati numerosi i riconoscimenti a partire dai due premi speciali assegnati al progetto Clever Cities presentato dal Comune di Milano e al progetto Life Asap presentato da Piero Genovesi dell’Ispra.

Un nuovo logo per il distretto di Saonara

È di Rossella Ruzza il nuovo logo per il distretto florovivaistico di Saonara, promosso dalla Camera di Commercio di Padova. Il logotipo progettato nasce dall’unione di due concetti (tradizione ed evocazione) ed è, per forma e colori, facile da decifrare e mira ad assicurare un’associazione immediata tra la percezione visiva e il distretto che intende promuovere. Rappresenta la stilizzazione dei pistilli di un fiore (una rosa) visti dall’alto. La stessa grafica però può essere intesa anche come la visione, sempre dall’alto e in prospettiva grandangolare, di alberi con altezze diverse o come l’insieme dei percorsi dei singoli (imprenditori) che, seppur diversi nelle individualità (di prodotti) sono uniti nel nucleo centrale, fanno parte di un unico gruppo e di un unico territorio, di un unico elemento vitale (il Distretto). La contestualizzazione geografica viene affidata alla scritta “Saonara” posta orizzontalmente al centro della composizione e parte integrante della grafica stessa, tanto da diventare un pittogramma vero e proprio.

Alla vincitrice, di Occhiobello (Rovigo) vanno i 3mila euro messi in palio. Come evidenzia il presidente della Camera di Commercio di Padova, Antonio Santocono, «il nuovo logotipo aiuterà certamente quest’area produttiva ad essere valorizzata di più e a crescere in termini di competitività». La commissione ha inoltre ritenuto di assegnare quattro menzioni speciali alle proposte ideative presentate da Stefania Alecci di Pistoia, Emanuela Lucia Enea di Torretta (Palermo), Francesco Ciampa di Rapone (Potenza) e Chiara Pannella di Teramo.

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