Donne e professioni scientifiche, Franceschini ospite a Stem

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Riflettere sugli stereotipi che ancora ostacolano l’accesso delle donne alle professioni nell’ambito scientifico. Di questo parlerà Monica Franceschini, che sarà fra le protagoniste dell’evento Stem, sfide al femminile fra Scienza e IT.

Franceschini è big data architecture manager di Engineering Ingegneria informatica, nata a Padova 35 anni fa che con i suoi 12mila dipendenti in 65 sedi rappresenta l’azienda più grande a livello italiano in ambito informatico. L’ingegnere padovano nel suo settore è una «mosca bianca», se si considera che nelle facoltà di Ingegneria informatica del nostro Paese  ancor oggi le studentesse non raggiungono il 15% e in molte aziende i reparti IT sono a prevalenza maschile.

Giovedì 26 settembre Franceschini sarà fra le protagoniste dell’evento Stem, sfide al femminile fra Scienza e IT, secondo appuntamento del Festival Maps for Future, che si terrà a Vicenza, al Complesso universitario di viale Margherita, 87 dalle 15 alle 21 con ingresso gratuito, previa registrazione online obbligatoria sul sito dell’evento. L’evento è promosso da Niuko Innovation and Knowledge, società di formazione di Confindustria Vicenza.

Franceschini, nel suo lavoro, coordina una team composto quasi esclusivamente da ingegneri e informatici, di cui una su tre è donna. Questa eterogeneità «rappresenta un valore aggiunto, perché le professioniste dimostrano più competenze anche in ambito soft, dalle capacità relazionali con i colleghi alla flessibilità. Le professioni IT spesso non vengono raccontate nel modo giusto. Nell’immaginario comune sono professioni con un’alta componente di ripetitività e meccanicità, ma la realtà è molto diversa: questo lavoro chiede ogni giorno un’elevata dose di creatività, doti di problem solving, persino di fantasia, perché spesso ci sono molte strade alternative per raggiungere un risultato. Se si facesse uno sforzo per raccontare la professione in questo modo nelle scuole forse potrebbe risultare più attrattiva anche per le studentesse».

Una riflessione che Franceschini intreccerà a quella proposta dalle altre tre testimoni ospiti della prima parte dell’evento, moderato dalla giornalista Giulia Cimpanelli: con lei Agnese Sonato, padovana ideatrice del magazine di divulgazione scientifica per ragazzi Planck!, Alice Ferrari, 29enne strategic partnership lead della londinese Founders Factory e la vicentina Lara Albania, innovation manager e carrier coach in ambito Stem, bio-scienziata che si divide fra l’attività di ricerca e i progetti formativi nelle scuole per avvicinare gli studenti alle facoltà scientifiche.

La seconda parte, guidata da Azzurro Digitale, è in modalità esperienziale: Arianna Giaretta, managing director di Giaretta Italia, azienda di Pove del Grappa (Vicenza) specializzata nel settore della pavimentazione industriale, coinvolgerà i partecipanti attraverso la metodologia del design thinking, nella risoluzione di una sfida concreta con cui si trova a fare i conti la sua impresa.

Ti potrebbe interessare