Vendemmia in Australia e negli Usa: Confagricoltura finanzia tirocini

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Vendemmiare in gennaio? Si può fare, è quello il mese in cui in Australia e negli Stati Uniti si colgono le uve mature. E per cogliere l’opportunità di conoscere in prima persona i metodi e ambienti di coltivazione così distanti dai nostri, Confagricoltura mette a disposizione dei giovani agricoltori e studenti veneti la possibilità di vendemmiare in Barossa Valley, Limestone Coast, Mount Lofty Ranges, Riverland oppure in Napa Valley e nello Stato di Washington.

L’iniziativa permetterà di arricchire il proprio curriculum professionale grazie a un tirocinio riservato non solo agli agricoltori, ma anche agli studenti di Agraria, Scienze forestali ed Enologia. Iscrizioni al via da settembre per fare le valigie nel gennaio 2020.

Spiega il presidente dei Giovani di Confagricoltura Veneto, Giulio Manzotti: «Per partecipare basta parlare un buon inglese e avere pratica certificabile nel settore primario. Per l’Australia avere meno di 30 anni, mentre per gli Usa aver compiuto 21 anni. In Australia si potrà vendemmiare in Barossa Valley, Limestone Coast, Mount Lofty Ranges, Riverland, Clare Valley, McLaren Vale, West Australia, Mornington, Peninsula, Clare Valley, North-east Victoria, Yarra Valley, North-west Victoria, North Tasmania, Hunter Valley o Riverina. Negli Usa l’esperienza californiana può spaziare da Sonoma alla Napa Valley, senza tralasciare l’Oregon, in particolare Willamette Valley con i suoi Pinot noir e Chardonnay, o nello Stato di Washington, famoso per la produzione di vini pregiati».

Oltre alla vendemmia, negli Usa le occasioni offerte sono moltissime, dai grandi allevamenti suinicoli ai ranch, alla ricerca applicata sugli alberi da frutta, ma anche ai programmi di silvicoltura e gestione delle risorse forestali in collaborazione con l’Us Forest Service.

«Si tratta di opportunità formative da cogliere al volo – sottolinea il presidente dei Giovani di Confagricoltura -, con tirocini cuciti su misura che permettono di arricchire le competenze imprenditoriali dei giovani, confrontando metodi diversi, ma anche approcci culturali e colturali assai distanti dai nostri. Non si tratta di un’azione che favorisce la fuga di cervelli agricoli, ma di un’occasione di arricchimento. I ragazzi che rientreranno da questa esperienza porteranno a casa grandi insegnamenti, spesso applicabili nelle nostre realtà, potendo così crescere e vincere la quotidiana “guerra” che noi imprenditori siamo chiamati a combattere tutti i giorni, quella della competitività».

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