Pfas, nuovi acquedotti nei territori colpiti: realizzato il 15%

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I nuovi acquedotti per portare l’acqua pulita ai territori colpiti dall’inquinamento da Pfas sono “pronti” al 15%. Lo stato di avanzamento dei tre cantieri che interessano le province di Verona e Vicenza è stato monitorato dal commissario per i primi interventi urgenti di protezione civile per la contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche, Nicola Dell’Acqua.

Con un sopralluogo a Belfiore, nella bassa veronese, ha potuto verificare che Acque Veronesi, soggetto attuatore dei lavoori, ha realizzato circa 3 chilometri di rete su un totale di 19 chilometri previsti, ovvero circa il 15%. I lavori stanno procedendo ad un ritmo di circa 50 metri al giorno per cantiere. Ogni giorno nei tre cantieri che viaggiano in parallelo vengono quindi realizzati 150 metri della nuova rete acquedottistica prevista.

Nello specifico per il lotto 1A, per la realizzazione del campo pozzi Bova a Belfiore, è prevista la consegna del progetto esecutivo entro fine settembre. Seguirà poi l’approvazione e l’avvio delle procedure di gara. I lavori verranno, quindi, avviati a inizio 2020.

Per i lotti 1B, 2 e 3, che consistono nella costruzione delle condotte di collegamento DN 600 tra la centrale di Lonigo e Belfiore, la consegna parziale dei lavori è stata effettuata il 30 maggio. Ad oggi sono stati posati a circa 2 chilometri di condotta DN 600 sul lotto 1B e circa un chilometro di condotta DN1000 sul lotto 3. L’ultimazione dei lavori, contrattualmente, è prevista, indicativamente, per fine giugno 2020.

Acque Veronesi ha emesso i certificati di pagamento relativi alla progettazione esecutiva ed anticipazione per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro ed è in fase di predisposizione il primo Stato Avanzamento Lavoro per il lotto 1B pari a circa 800 mila euro. Gli interventi rientrano tra quelli emergenziali, opere prioritarie per 56,8 milioni di euro.

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