Giustizia civile, in Veneto un giudice ogni 1.321 imprese

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Tempi della giustizia civile, da sempre un ostacolo per le imprese italiane e un vero macigno sull’attrattività del nostro Paese per gli investitori esteri. Nel confronto con le altre regioni anche il Veneto deve fare i conti con forti criticità, ma evidenzia qualche nota positiva. È il quadro che emerge dal 3° rapporto sulla Giustizia realizzato dall’Ufficio Comunicazione & Studi di Confartigianato Imprese Veneto.

In regione il numero dei giudici è cresciuto nel corso dell’anno di 6 unità, il tasso di scopertura (la differenza tra quelli previsti e quelli effettivi) è appena calato passando dal 12,6% all’attuale 11,1%. Il numero di imprese che “gravano” su ogni giudice è leggermente calato passando da 1.367 a 1.321 (-3,36%) restando comunque un dato altissimo rispetto alla media nazionale di 878 ed il 3° peggiore in Italia. Ad esempio la “distanza” tra il distretto giudiziario di Venezia e quello di Reggio Calabria è del 381% in più. Stessa situazione nel caso degli abitanti: cala in Veneto leggermente il loro “peso” per ogni giudice (13.326), terzo peggior dato italiano e, sempre rispetto a Reggio Calabria, 370% in più.

Quali soluzioni per invertire la tendenza? «Riforma del processo civile per sentenze in tempi rapidi» afferma il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Agostino Bonomo. «Di questo hanno bisogno, come l’aria, l’economia e la società venete e questo promette il progetto di legge delega in discussione che, se approvato dal Parlamento, nell’arco di due anni dovrebbe riformare il processo civile, oltre a quello penale. Mi auguro che entro dicembre si giunga ad una sua approvazione».

Tra le note positive l’elevata “produttività” degli addetti ai lavori, che ha consentito di ridurre le cause pendenti nei tribunali: 13. 403 contro le 14. 967 nazionali; negli ultimi quattro anni si è passati così dalle 113. 967 del 2015 alle attuali 93. 818 con una contrazione del 17, 7% (-8, 4% solo nell’ultimo anno). Uno snellimento favorito anche dalla flessione dei contenziosi: 143. 399 i fascicoli aperti nel 2014 contro i 113. 055 dell’anno scorso. Nota dolente quella che riguarda i giudici di pace: in Veneto ne manca il 60% dei 105 previsti in pianta organica (effettivi sono solo 42).

Ma il vero dato incoraggiante che emerge dall’indagine è la contrazione della durata dei procedimenti civili (di primo grado) accorciatasi in regione, nell’ultimo anno, di 17 gg (277 giorni) un dato molto buono rispetto alla media italiana di 369. Dati che mettono in luce un tentativo di miglioramento dovuto più all’efficienza degli addetti ai lavori e alla dinamica della società civile che dal progresso del sistema giustizia regionale. «Registriamo qualche cenno di miglioramento ma, in tema di giustizia, restiamo fanalino di coda in una Italia lontana dall’Europa – conclude Bonomo. «Non si può più aspettare. Bloccare una riforma che riduce i tempi della giustizia civile e penale significa bloccare l’economia italiana, e questo non è tollerabile».

Andrea Fasulo

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