Banche, pubblicato il decreto indennizzi per i risparmiatori "truffati"

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Da oggi giovedì 22 agosto è attivo il Portale per la presentazione delle istanze di indennizzo da parte dei risparmiatori coinvolti dai crac bancari. Lo comunica il Mef dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del ministro dell’Economia e delle finanze Giovanni Tria sulla presentazione delle istanze di indennizzo al Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir). La domanda può essere presentata dagli aventi diritto interessati o da loro rappresentanti entro 180 giorni.

Altro passaggio già attivato è quello della commissione tecnica che deve dettare i tempi per avviare i pagamenti dei risparmiatori che hanno subito “violazioni massive o individuali” delle regole di correttezza e trasparenza nell’acquisto di obbligazioni subordinate o anche di azioni delle banche finite in liquidazione o risoluzione, cioè le due venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e le 4 banche (Carife, Carichieti, Banca Etruria e Banca Marche).

«Per noi questo è un punto di svolta. Questa giornata di domani sarà un punto di svolta per una battaglia che è durata 4 anni e che non finisce, comuque, domani», ha commentato Luigi Ugone, presidente dell’associazione “Noi che credevamo nella BpVi”. «Volevo ringraziare per questo punto di svolta e per questo risultato che è arrivato (che non è “il risultato”, ma è “un risultato”) tutti i membri della nostra associazione che è la più grande e numerosa di piccoli risparmiatori d’Italia. Doveroso – aggiunge Ugone – un ringraziamento ai 2 vice-premier, Ministro Salvini e Ministro Di Maio, che con noi, loro due soprattutto, hanno voluto questo fondo come l’abbiamo voluto noi, sostenendoci, guardando sempre all’obiettivo e arrivando coerentemente fino in fondo».

Sul Portale, fondoindennizzorisparmiatori.consap.it, da oggi sarà possibile registrarsi, compilare in modo guidato la domanda in tutte le sue parti, caricare gli allegati richiesti, produrre la domanda compilata in formato pdf da stampare e firmare, caricare la domanda firmata e infine inviarla telematicamente.
In uno speciale sul sito del Mef si ricorda che gli indennizzi automatici interesseranno “una platea stimata al 90% del totale, ovvero chi ha un reddito imponibile inferiore ai 35.000 euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100.000 euro, elevabile a 200.000 euro subordinatamente all’approvazione della Commissione europea. Per il restante 10% circa, la creazione di un indennizzo che prevede un processo di verifica semplificata da parte di una Commissione tecnica attraverso la tipizzazione in diverse categorie delle violazioni massive e dei criteri che conducono all’erogazione diretta dell’indennizzo”. Il Fondo ha una dotazione iniziale di oltre 1,5 miliardi di euro: 525 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.
L’indennizzo è determinato nella misura del 30 per cento del costo di acquisto delle azioni, ivi inclusi gli oneri fiscali, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun avente diritto.

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