Vicenza, triste record: già 8 morti sul lavoro. Le proposte dei sindacati

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Maurizio Bovo era un operaio della ditta metalmeccanica G.P. Piazzon di Valdagno, è morto nella mattinata di martedì 16 luglio schiacciato da una trave d’acciaio. Per il 57enne, soccorso dagli uomini del Suem, non c’è stato nulla da fare, e ora carabinieri e Spisal indagano sulla dinamica dell’incidente mortale. Si tratta dell’ottava vittima del lavoro dall’inizio del 2019 nella provincia di Vicenza. Un triste record nel Veneto, che spinge i sindacati a pretendere misure per aumentare la sicurezza sul lavoro.

I segretari provinciali Stefano Chemello (Fim Cisl), Morgan Prebianca (Fiom Cgil) e Carlo Biasin (Uilm Uil) esprimono cordoglio e vicinanza e si stringono in un abbraccio alla famiglia di Maurizio Bovo, e rilanciano i contenuti della loro “piattaforma della sicurezza” proposta nel 2018 alla Regione Veneto e alle associazioni imprenditoriali.

«Bisogna istituire in tutte le aziende la rilevazione dei “mancati infortuni”, a cui far seguire dei break formativi e consolidare la formazione e l’informazione fatta ai lavoratori che deve essere costante e ripetuta nel tempo – affermano Chemello, Prebianca e Biasin -. Bisogna potenziare il ruolo degli Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ndr) e Rlst (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale, ndr) e incrementare nel contempo la collaborazione sinergica con gli Spisal».

Secondo i sindacati «è necessario rafforzare e potenziare gli Spisal attuando velocemente da parte della Regione Veneto le assunzioni dei tecnici già prevista nel Piano strategico regionale su salute e sicurezza. A seguito di questo ennesimo tragico evento, Fil Fiom e Uilm Vicenza lanciano una campagna di sensibilizzazione sul tema salute e sicurezza sul lavoro invitando gli Rls/Rsu ad organizzare periodicamente con i lavoratori dei momenti di sensibilizzazione e formazione in tutte le aziende Vicentine».

«Inoltre Fim, Fiom, Uilm Vicenza unitamente a Cgil, Cisl e Uil Vicenza, hanno chiesto un incontro al Prefetto per ribadire e chiedere sostegno alle nostre proposte, durante tale incontro organizzeremo un presidio sotto la Prefettura».

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