Sciopero dei trasporti 24 luglio: treni, bus e vaporetti a rischio in Veneto

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Sciopero generale dei trasporti mercoledì 24 luglio 2019: anche in Veneto si sentiranno gli effetti dell’astensione dal lavoro proclamata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti. Il personale delle ferrovie che aderirà allo sciopero lo farà dalla 9 alle 17, per l’intero turno i lavoratori degli appalti FS, merci e logistica incroceranno le braccia per 4 ore articolate a inizio o fine turno e per l’intera prestazione tutto il personale viaggiante.

Il trasporto pubblico locale – tram e autobus – faranno sciopero per 4 ore, articolate in ogni provincia. A Venezia lo sciopero del servizio navigazione e automobilistico urbano (bus/tram di Mestre, Lido e Chioggia) di Avm/Actv sarà dalle 10 alle 13. Passando a Busitalia, a Padova il servizio urbano ed extraurbano sarà in sciopero dalle 18 alle 22, a Rovigo dalle 20.01 alle 24.

A Verona scioperano i mezzi Atv del servizio extraurbano con partenza dai capolinea dalle 17.16 alle ore 21.15, mentre nei servizi urbani lo stop riguarda le corse in partenza dai capolinea dalle ore 17.29 alle ore 21.30. Sempre garantite le navette tra la stazione Fs di Porta Nuova e l’aeroporto Catullo.

A Vicenza sciopero in Svt dalle 12.59 alle 16.59. A Treviso Mobilità di Marca servizi fermi dalle 17 alle 20.59. A Belluno DolomitiBus non garantisce le corse in partenza dalle 19.26 alle 21.

Nel Veneto durante gli scioperi del 24 sono previsti presidi e volantinaggi nel porto di Venezia, negli interporti di Padova e Verona, nelle aziende di Vicenza e Treviso, nelle stazioni ferroviarie di Venezia, Mestre, Verona. Sono previsti incontri con la Prefettura di Padova e di Verona. Infine, presidio e volantinaggio per informare l’utenza sulle ragioni dello sciopero in aeroporto a Venezia il 26 luglio.

«Con lo sciopero – afferma Renzo Varagnolo, segretario generale della Fil Cgil del Veneto – intendiamo sollecitare il Governo a dare finalmente quelle risposte indispensabili per un settore strategico, a partire da infrastrutture, politica dei trasporti e regole. In tutti i settori i rapidi processi di trasformazione sono privi di regia ed avanzano senza regole, penalizzando i lavoratori e rendendo instabili le prospettive».

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