Istituto ville venete, scelto Amerigo Restucci alla presidenza

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Alla guida dell’Istituto Regionale per le Ville Venete arriva il professor Amerigo Restucci, dopo tre anni di commissariamento gestito da Vincenzo Fabris. La nomina è arrivata il 16 luglio da parte del consiglio regionale del Veneto, con 35 voti favorevoli e 5 astenuti, su proposta della giunta regionale e d’intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia.

L’ente, istituito nel 1979, è impegnato nella catalogazione, nel restauro e nella valorizzazione delle ville del territorio veneto e friulano, anche promuovendo studi e ricerche. Ha catalogato 4.243 edifici, di cui 3.807 in Veneto e 436 in Friuli Venezia Giulia. Il 15% delle ville è di proprietà pubblica o di enti ecclesiastici mentre l’85% è di proprietà privata. Con finanziamenti di oltre 300 milioni di euro, in 58 anni sono stati promossi oltre 1.900 interventi.

Amerigo Restucci (foto via Consiglio regionale della Basilicata)

Amerigo Restucci (foto via Consiglio regionale della Basilicata)

Restucci, laureato in architettura, è professore di storia dell’architettura all’università Iuav di Venezia, di cui è stato rettore. Tra i molti incarichi, è stato presidente dell’Accademia delle belle arti di Venezia, e siede nel consiglio direttivo dell’Icomos-Unesco Italia. Ha coordinato l’elaborazione del dossier di candidatura delle colline del Prosecco, recentemente entrate nella lista dei beni Unesco.

«Sono felice per la nomina del professor Amerigo Restucci alla guida dell’Istituto regionale per le Ville venete – è il commento del presidente della Regione Luca Zaia -: il suo curriculum e il suo solidissimo bagaglio culturale sono la migliore garanzia per una presidenza propositiva, incisiva e di rilancio dello straordinario patrimonio culturale e monumentale lascito della Serenissima».

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