Corvallis, fatturato oltre i 160 milioni. Acquisita Parametrica Pension Fund

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L’assemblea dei soci di Corvallis ha approvato il bilancio consolidato 2018 della società padovana di consulenza digitale e fornitura di servizi IT a imprese, banche, assicurazioni e pubblica amministrazione. Il valore della produzione si assesta sui 161,2 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto al 2017. Il margine operativo lordo è di 18,3 milioni, in crescita del 3%, mentre il risultato netto raggiunge i 5,4 milioni (+191% sul 2017).

A inizio luglio, inoltre, Corvallis ha acquisito attraverso la controllata Fdm Business Services, del 70% delle azioni di Parametrica Pension Fund, realtà da 1,6 milioni ddi euro di fatturato, presente dal 2004 nel mercato delle soluzioni tecnologiche e amministrative destinate alle forme di previdenza complementare e leader nazionale nella gestione del ciclo passivo nell’erogazione delle rendite.

La revisione organizzativa e funzionale effettuata nel 2018 mette in sinergia le 12 sedi e filiali italiane del gruppo, i 6 centri documentali, i 3 data center e i 4 centri di ricerca, creando delle “fabbriche” interne, business unit concentrate sulle principali direttrici di sviluppo aziendale. Le risorse umane sono aumentate di 124 unità, raggiungendo i 1608 dipendenti.

A sostegno del processo continuo di digital transformation, Corvallis ha inaugurato nel 2018 la struttura OpenLab, laboratorio di sviluppo e ricerca con radici nel Triveneto e in Puglia, con il compito di divulgare l’innovazione e di migliorare le competenze digitali all’interno del gruppo.

Per l’ad Enrico Del Sole «oltre al presidio degli storici comparti di riferimento, Corvallis è oggi fortemente impegnata nella realizzazione di piattaforme di business intelligence e di performance management che aiutino imprenditori e dirigenti a tenere sotto controllo l’attività quotidiana e il raggiungimento degli obiettivi. Allo stesso modo stiamo avendo molte soddisfazioni sul fronte della robotizzazione dei processi, proponendo software intelligenti che automatizzano le attività più ripetitive svolte dagli operatori e che si interfacciano in modo proficuo con i clienti. Un altro settore che riteniamo avrà un ruolo sempre più importante nei prossimi anni è quello delle smart cities: la tecnologia permetterà di semplificare sempre di più il rapporto tra cittadini e pubbliche amministrazioni, ad esempio fluidificando il traffico, abilitando la digitalizzazione dei pagamenti per i servizi più comuni e facilitando le decisioni dei manager che potranno disporre d’informazioni aggregate raccolte in tempo reale da fonti collocate in tutto il territorio di riferimento».

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