Pmi venete, 35 milioni di euro dall'UE per l'innovazione

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Trentacinque milioni di euro per le PMI venete. Un tesoretto che interessa: a dimostrarlo anche la grande partecipazione di imprenditori a Padova, lunedì 17 giugno, per la presentazione del programma dell’Unione Europea. Dietro al nome, POR FESR 2014-2020, c’è infatti una grande occasione per aumentare il tasso d’innovazione in azienda. «Sono particolarmente soddisfatto nel vedere una sala così affollata di imprenditori – sottolinea l’assessore Marcato – ci confronta una tale risposta rispetto a tutto quello che stiamo facendo, in questo caso mettendo a disposizione 35,5 milioni di euro per le nostre PMI venete». «Posso dire con fierezza che un risultato che abbiamo portato avanti in questi anni è stato ridurre la distanza tra Università e imprese – continua –  abbiamo dei ragazzi e delle ragazze straordinari e li vogliamo aiutare concretamente, abbiamo fatto di tutto e vogliamo fare in modo che loro aiutino le imprese a innovarsi e ad essere competitive sul mercato internazionale».

Le azioni del bando

Per quanto concerne il POR FESR Azioni 1.1 due i bandi presentati: Azioni 1.1.1 “Sostegno a progetti di ricerca delle imprese per l’impiego di ricercatori presso le imprese stesse” e Azioni 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di Ricerca e Sviluppo, per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi. L’azione 1.1.1 intende incentivare la ricerca e lo sviluppo all’interno delle aziende, favorendo l’inserimento di nuovi profili tecnico scientifici di alta professionalità i quali contribuiranno all’innovazione di nuovi prodotti o processi, apportando nuove conoscenze e competenze. “Investire in ricerca ed innovazione ha un costo importante per le imprese ma fondamentale per la crescita – sottolinea l’assessore – sia imprenditoriale che del territorio con le precedenti due edizioni di questa iniziativa sono già stati finanziati 137 progetti di ricerca con l’inserimento di dottori di ricerca e laureati magistrali con profili tecnico scientifici in azienda per un totale di circa 7.500.000,00 euro di contributo”.

L’azione 1.1.4, che è collegata ai progetti delle Reti Innovative Regionali e dei Distretti Industriali, sostiene anche i progetti di ricerca e sviluppo realizzati da Aggregazioni di Imprese le quali sono composte da almeno 3 imprese. Tali imprese aggregate, si avvalgono di un organismo di ricerca il quale collaborerà assieme alle imprese per la realizzazione del progetto. Il bando per le Aggregazioni di Imprese testimonia l’attenzione della Regione all’incentivazione delle reti d’impresa. La seconda area di finanziamento è quella POR FESR 2014-2020 Asse 3, in particolare le Azioni 3.1.1 A “Settore Manifattura” e 3.1.1 B “Settore Commercio”, due bandi per complessivi 21 milioni di euro.

Il bando relativo all’Azione 3.1.1 A “Settore Manifattura” è rivolto alle imprese operanti nel settore della manifattura e dell’artigianato di servizi e punta a dar loro la possibilità di aumentare la propria competitività attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni e tecnologie produttive. Un occhio di riguardo è riservato a quei progetti che prevedono interventi coerenti con il modello c.d. “Industria 4.0”. Per questo bando la Regione mette a disposizione 16 milioni di euro (con possibile ulteriore incremento di 6 milioni per un totale di 22 milioni). Il secondo bando, relativo all’Azione 3.1.1 B “Settore Commercio”, sostiene la valorizzazione del sistema commerciale dei luoghi urbani, che sono al centro delle politiche attive regionali. La Regione mette a disposizione 5 milioni di euro, con possibile ulteriore incremento di ulteriori 3 milioni di euro.

«Questo bando rappresenta un primo esperimento, non solo in Veneto ma in tutta Italia – sottolinea l’assessore regionale Marcato – di finanziamenti destinati a valorizzare progetti presentati da aggregazioni di imprese operanti esclusivamente nei settori del commercio e della somministrazione: la sfida è quella di far collaborare soggetti tradizionalmente portati ad operare individualmente, nell’ottica di un positivo cambiamento di approccio all’attività di impresa, con l’obiettivo di aumentare la competitività dell’intero sistema commerciale». La misura è complementare ad altre iniziative della Regione, tra cui un bando, già pubblicato, in scadenza il 15 luglio prossimo, avente una dotazione di 5 milioni di euro, rivolto ai 58 Comuni che hanno già ottenuto il riconoscimento dei “Distretti del commercio”.

Ti potrebbe interessare