Olimpiadi 2026, è il giorno della scelta: Milano e Cortina sfidano Stoccolma

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Olimpiadi invernali 2026, il “giorno del Giudizio” è finalmente arrivato. Bisognerà aspettare le 18 di oggi 24 giugno, quando allo Swiss Tech Convention Center di Losanna si riunirà il Comitato Olimpico Internazionale, per sapere se la candidatura italiana di Milano-Cortina riuscirà a prevalere su quella svedese di Stoccolma-Are.

Dei 95 membri del Comitato olimpico internazionale, tre non potranno votare perché sospesi. Non si esprimeranno nemmeno il presidente Thomas Bach, i tre membri italiani e i due svedesi. Saranno assenti all’appuntamento altri tre membri: il Granduca di Lussemburgo, Henry, il principe ereditario del Bhutan, Jigyel Uguen Wangchuck, e la tiratrice slovacca Danka Bartekova impegnata ai Giochi Europei di Minsk. Per vincere, quindi, serviranno 42 voti. Il verdetto sarà anticipato da una doppia presentazione delle candidature: una tecnica al mattino a porte chiuse e una pubblica nel primo pomeriggio.

Dopo la presentazione nel primo pomeriggio dei report redatti dalla Commissione di valutazione del Cio presieduta da Octavian Morariu si procederà alla votazione a porte chiuse (dalle 16 alle 16.30), seguita dalla cerimonia dell’annuncio della città vincitrice.

Si metterà così la parola fine ad un lungo percorso iniziato il 29 settembre del 2017 con l’apertura della fase di dialogo cui avevano aderito 7 candidature: oltre a Milano-Cortina e Stoccolma-Are, Calgary (Canada), Erzurum (Turchia), Sapporo (Giappone), Graz (Austria) e Sion (Svizzera).

Sia Milano-Cortina sia Stoccolma-Are propongono budget operativi per circa 1,3 miliardi di euro, “il 20% in meno rispetto alle città candidate del 2018 e del 2022”, si legge nel rapporto della Commissione di valutazione del Cio, pubblicato alla fine di maggio. Ma mentre l’Italia ha presentato per tempo tutte le garanzie finanziarie richieste, soprattutto quella del Governo, lo stesso non è avvenuto per la Svezia a cui ancora nei giorni scorsi sono stati richiesti “chiarimenti” da parte del Comitato Olimpico Internazionale.

A Cortina oggi l’attesa è spasmodica: l’appuntamento verrà seguito con un maxischermo, ma uno ne verrà installato anche a Milano, mentre in Svizzera sono arrivate le delegazioni delle candidate. “Penso che ci sia ancora un discreto numero di indecisi”, ha dichiarato ieri il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che si dichiara ottimista: ha scritto ai membri Cio, è in ottimi rapporti con Bach e, come riportato da Repubblica, ha preparato una candidatura che soddisfa quanto richiesto dal Cio nella sua Agenda 2020. Inoltre, l’Italia ha il sostegno del governo, che per ora ha stanziato 415 milioni di euro.

La Svezia potrebbe avvantaggiarsi del fatto di non avere mai ospitato un’edizione invernale delle Olimpiadi, mentre per l’Italia sarebbe la terza volta dopo Cortina 1956 e Torino 2006. Tutto avrà un peso nella lunga giornata di oggi. Ma i giochi sono aperti ad una conclusione favorevole.

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