Accumulo di energia elettrica, ecco i contributi regionali

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Due milioni di euro per chi investe sull’energia pulita. Approvato oggi dalla giunta regionale del Veneto il «Bando di incentivazione dei sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici», che prevede l’assegnazione di un contributo a fondo perduto, con un importo massimo concedibile pari a 3.000 euro e variabile fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un sistema di accumulo a servizio di un impianto fotovoltaico di utenza domestica. L’intervento dovrà essere realizzato nel 2019 e le spese dovranno essere sostenute a decorrere dal 1 gennaio 2019; gli interventi dovranno, inoltre, essere realizzati e rendicontati entro il 13 dicembre 2019.

Il contributo è concesso mediante una procedura a sportello per via telematica (SIU). Tale procedura prevede un accreditamento online, che sarà possibile dalle ore 9 del 24 giugno alle ore 15 del 25 luglio e la successiva presentazione della domanda, aperta sempre online dalle ore 9 dell’8 luglio alle ore 15 del 31 luglio. La domanda di partecipazione potrà essere presentata esclusivamente da privati cittadini che sono titolari, ovvero che saranno titolari di un impianto fotovoltaico installato su edifici o a terra nel territorio della Regione del Veneto per l’acquisto e installazione di un sistema di accumulo, così come definito nel bando, di energia elettrica prodotta dal medesimo impianto fotovoltaico. Inoltre, la domanda potrà essere presentata esclusivamente dal soggetto titolare dell’impianto fotovoltaico che ha sostenuto o sosterrà la spesa per l’acquisto e installazione del sistema di accumulo e sia, quindi, intestatario delle relative fatture e bonifici di pagamento.

«Il bando non porterà vantaggi solo ai privati – ricorda l’assessore della Regione Veneto Roberto Marcato – ma è stato pensato anche per favorire un effetto volano sul tessuto produttivo sia della Regione del Veneto che extraregionale. Grazie all’istallazione di sistemi di accumulo di energia prodotta da impianti fotovoltaici, in questo caso, di utenza domestica, vogliamo aumentare l’autoconsumo di energia, favorire la stabilità della rete nell’ottica di un complessivo aumento della generazione distribuita».

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