Prosecco, effetto Brexit: nuovo record di esportazioni in Gran Bretagna

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La paura della Brexit fa volare del 18% le esportazioni di Prosecco in Gran Bretagna nei primi due mesi del 2019. Una corsa agli acquisti del vino più apprezzato dagli inglesi, in vista della nuova scadenza posta dall’Unione Europea al governo di Londra per giungere a un accordo sul divorzio: il 31 ottobre.

Gli inglesi hanno votato alle elezioni europee, premiando il Brexit Party di Nigel Farage e confermando la volontà espressa dal referendum sull’uscita dall’Unione del 23 giugno 2016. Quando (e se) l’accordo tra Downing Street e Bruxelles sarà trovato, gli eurodeputati britannici lasceranno il posto a colleghi eletti in altri Paesi europei.

Intanto però gli amanti del buon vino fanno incetta di bollicine italiane, temendo la possibile impennata dei prezzi in caso di “hard Brexit”. Sulla base dei dati Istat relativi al gennaio e febbraio 2019, Coldiretti ha calcolato che oltre una bottiglia di Prosecco esportata su tre (il 35%) è stata consumata dagli inglesi, sfidando la birra nelle preferenze.

«Il prodotto simbolo del Made in Italy in Gran Bretagna – si legge in una nota della Coldiretti Veneto – rischia di essere pesantemente colpito dalle barriere tariffare e dalle difficoltà di sdoganamento che potrebbero nascere da una Brexit senza accordo con una maggiore difficoltà per le consegne. Il vino italiano complessivamente ha fatturato sul mercato inglese quasi 827 milioni di euro nel 2018, spinto dal boom del Prosecco Dop con 348 milioni di euro. Senza accordo un grave problema riguarda la tutela giuridica dei prodotti a denominazione di origine che senza protezione europea rischiano di subire la concorrenza sleale dei prodotti di imitazione anche da paesi extracomunitari».

Il rischio denunciato dall’associazione è che la Gran Bretagna diventi un porto franco del falso Made in Italy. Il Prosecco infatti è tra i vini italiani più “taroccati”: dal Meer-secco al Kressecco, dal Semisecco e al Consecco, dal Whitesecco al Crisecco, sono innumerevoli i tentativi di imitare il nome della docg veneto-friulana.

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