Pfas, il ministro Costa: tavolo nazionale per porre limiti agli inquinanti

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Il ministero dell’Ambiente istituirà un tavolo tecnico a livello nazionale per porre limiti all’inquinamento da Pfas, le sostanze perfluoro alchiliche di cui il Veneto è diventato un caso di concentrazioni acute con l’affare Miteni. La prima riunione è convocata per la settimana dal 6 al 10 maggio.

L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a margine del tavolo degli assessori all’ambiente delle regioni del bacino padano sul tema della qualità dell’aria. Del tavolo sugli Pfas faranno parte, oltre al ministero, l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e la Regione Veneto nel ruolo di “ente esperto in materia”.

«Siamo a totale disposizione del ministero per portare la nostra esperienza in materia, – sottolinea l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin – soprattutto fornendo i dati registrati in questi anni relativi alla presenza di Pfas nel nostro territorio regionale. Chiediamo altresì velocità ed immediatezza nel trattare un tema che, come dimostrano i rilievi lungo il fiume Po relativi alla presenza di anomale concentrazioni di C6O4, ha carattere nazionale e come tale va affrontato soprattutto a tutela di tutte le popolazioni interessate».

Il ministro ha spiegato ai rappresentanti delle regioni del territorio padano di avere chiesto alla Commissione Europea di porre limiti di 100 nanogrammi per la somma dei Pfas, 30 per i Pfos e 65 per i Pfoa. Ma alla proposta si sarebbero opposti alcuni stati europei.

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