Banksy "espone" a Venezia, ma i vigili sgomberano la sua bancarella

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Il misterioso street artist inglese Banksy è stato a Venezia, in occasione della Biennale d’arte inaugurata l’11 maggio. Ma è rimasto fuori dai padiglioni, in strada come più gli si addice. Ha messo su una bancarella di quadri in piazza San Marco. Quadri apparentemente come tanti, ma in cui i classici paesaggi della città lagunare sono sovrastati da una presenza inquietante, una immensa nave da crociera.

Ma il provocatorio negozio ambulante d’arte di Banksy – “Venice in oil” era scritto su un cartello, doppio senso tra “quadri ad olio” e il “petrolio” rilasciato dalle Grandi Navi in laguna – è durato poco. In un video postato dall’artista su Instagram, si vede la polizia locale intimargli di lasciare la piazza, perché in assenza di autorizzazione.

Alla fine Banksy è costretto a smontare la sua bancarella abusiva e a spingerla lungo una fondamenta, mentre sullo sfondo una Grande Nave procede indisturbata nel Bacino di San Marco. «Monto il mio banchetto alla Biennale di Venezia – è il commento ironico e amaro dello street artist al video -. Nonostante sia il più grande e prestigioso evento d’arte al mondo, per qualche ragione non sono mai stato invitato».

Centinaia i commenti di supporto, da parte di veneziani e non, sul profilo ufficiale dello street artist su Instagram. Il video, postato il 22 maggio, dopo 16 ore è già stato visualizzato 1,9 milioni di volte. Pochi giorni fa su un muro di Venezia era comparso un murales attribuito all’autore.

 

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. Setting out my stall at the Venice Biennale. Despite being the largest and most prestigious art event in the world, for some reason I’ve never been invited.

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