Quota 100, nelle scuole venete quasi 2 mila domande. Cgil: «Segreterie nel caos»

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Sono quasi duemila le domande per accedere a “quota 100” arrivate alle scuole venete da parte degli insegnanti. Per l’esattezza si tratta di 1963 richieste di pensionamento anticipato, che stando a quanto denuncia il sindacato Flc Cgil stanno intasando le segreterie degli istituti.

Il sindacato della scuola ha scritto all’Ufficio scolastico regionale e all’Inps chiedendo di attivare delle task force presso gli Uffici amministrativi territoriali, aumentandone l’organico a supporto, per fronteggiare “l’eccezionalità di tali operazioni”.

In particolare la Flc segnala la “pesante situazione che si sta determinando nelle segreterie scolastiche” anche a fronte delle varie comunicazioni sia del Ministero che dell’Ufficio regionale che danno indicazioni metodologiche e fissano scadenze per la determinazione delle posizioni pensionistiche.

Per il sindacato il personale non è stato informato in tempi appropriati né formato come necessario, dal momento che le segreterie scolastiche devono certificare le situazioni dei singoli insegnanti, produrre una valutazione economica sui futuri assegni pensionistici, ricostruire le carriere di lavoratori che possono avere alle spalle lunghi anni di precariato ed aver operato in scuole diverse, oltre che calcolare i compensi accessori da computare per il calcolo della pensione. Tutti dati che non sono immediatamente disponibili.

Una situazione che per la Flc Cgil, sommata alla “totale incertezza sulle procedure”, potrebbe “interferire pesantemente con la situazione dei destinatari della pensione, con il rischio molto alto di possibili errori, ancorché in buonafede”.

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