Ambiente, un laboratorio di 600 ettari per misurare la salute del Veneto

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Sono in Veneto le prime foreste a misurare il benessere da loro prodotte. Forest stewardship council ha certificato mille ettari di foreste Italiane, di cui oltre seicento in Veneto. Si osserva la tutela delle biodiversità, assorbimento di CO2 e altri importanti indicatori.

Dopo una fase di test condotta su otto paesi, l’Italia con i suoi 1.000 ettari interessati – 618 dei quali in Veneto – è il primo paese ad aver ottenuto da Fsc la certificazione per tutti i cinque “servizi ecosistemici” presenti nel territorio: conservazione delle specie animali e vegetali, miglioramento della qualità e quantità dell’acqua, aumento della stabilità e dei nutrienti contenuti nel suolo, aumento dello stoccaggio e assorbimento della CO2, miglioramento dei servizi turistico-ricreativi.

Quasi 39 mila tonnellate di Co2 catturate

Per quanto riguarda il Veneto, i boschi verificati assorbono 37.815 tonnellate di anidride carbonica, a cui ne vanno aggiunte altre 1.747 derivate da rimboschimenti e rinfoltimenti recenti, per un totale di quasi 39 mila tonnellate. Gli alberi protagonisti della pulizia dell’aria appartengono a 36 specie diverse, tra cui pino silvestre, abete rosso, larice, quercia, faggio, frassino e nocciolo.

Le località in cui sono state fatte le misurazioni sono Boschi di Cessalto, San Stino di Livenza, Concordia Sagittaria, Caorle, Eraclea, Quarto d’Altino, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento e Torre di Mosto, fino al Bosco Limite a Carmignano di Brenta.

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