Smau, imprenditori a «scuola» di innovazione con Perdichizzi

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Stabilire gli obiettivi del proprio percorso di innovazione, mappare le risorse e investire nella loro formazione: tre regole basilari per portare l’innovazione all’interno della propria azienda. Una sfida che coinvolge sempre più imprese: il 58% di quelle italiane, infatti, ha già messo in atto processi di open innovation. Una percentuale che sale all’84% se riferita alle aziende del manifatturiero.

Ma di strada da fare ne rimane ancora tanta: un’occasione in più sarà «Open Innovation per crescere sul mercato: una cassetta degli attrezzi per le aziende», il workshop che Antonio Perdichizzi – fondatore di Tree, azienda che porta l’open innovation nel cuore delle imprese italiane – terrà venerdì 29 marzo alle ore 16 a Smau Padova.

«In un mondo in cui la tecnologia avanza a ritmi imprevedibili, l’open innovation è l’unico paradigma di innovazione che permette di sostenere la crescita e il vantaggio competitivo nelle aziende di tutte le dimensioni – spiega Perdichizzi –. Molte aziende ne sono consapevoli, ma non conoscono i modelli che possono utilizzare.  In tanti anni di esperienza sul campo, in Tree abbiamo studiato e incontrato quasi tutti i modelli possibili. Nel workshop presentiamo una rapida scansione di questi strumenti, una “cassetta degli attrezzi” dell’Open Innovation utile in fase di analisi e progettazione per avviare un proprio programma, oppure per comprendere e comparare le attività di open innovation di altri player nel vostro mercato. Uno strumento utile anche per policy makers, nell’ideazione di politiche per l’innovazione territoriale».

Quarant’anni, nel 2011 Perdichizzi ha fondato Tree, pmi innnovativa attiva nell’open innovation, nella formazione e nella comunicazione. Da Catania, Tree è cresciuta velocemente, aprendo sedi a Roma e Milano. Fin da subito ha lavorato per clienti corporate – tra questi Unicredit, Tim, Olivetti, Microsoft, Sanofi, Manpower – e con realtà pubbliche come Ministero delle politiche agricole, Invitalia, Italia Lavoro.

Open innovation in azienda: tre semplici regole

Nel corso del workshop Perdichizzi mostrerà ai partecipanti principali strategie – e strumenti per valutarne l’impatto – di innovazione.

«Possiamo già stabilire tre regole da tenere in considerazione quando si prende consapevolezza della necessità del cambiamento – ricorda –. Prima di tutto bisogna fissare bene i propri obiettivi. Da quello ricade poi la strategia, e gli strumenti, che si dovranno adottare. I processi innovativi, infatti, sono diversi per forma e sostanza».

In secondo luogo è fondamentale mappare le proprie risorse. «Va chiarito quali sono gli alleati, interni ed esterni all’azienda. Stabilito cosa c’è e cosa invece manca si può delineare una linea di intervento».

Rimane quindi il terzo passaggio: investire sulle risorse e creare un piano di sviluppo. Un tema sul quale Tree è molto attiva: a giugno partirà la prima edizione di “Open”, masterclass dedicata alla formazione di una nuova generazione di open innovation manager, veri e propri facilitatori dell’innovazione in azienda.

Un doppio appuntamento, che vede Smau come partner – a Milano e Roma – nel quale le sessioni formative si alternano alla presentazione di best practice dalla viva voce delle aziende (di varie dimensioni e settori: corporate, Pmi, agenzie pubbliche).

I dati

L’open innovation sta prendendo sempre più piede in Italia: secondo i dati del rapporto degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy se, da un lato, circa la metà delle imprese si dice interessata (più o meno fortemente) al tema, dall’altro processi di innovazione sono in realtà già in atto nel 58% del campione intervistato.

Si tratta di aziende che hanno compiuto una delle tipiche azioni di open innovation: Hackathon, Call4ideas, crowdsourcing, ingresso in equity di startup, collaborazioni con centri di ricerca e Università. Nell’elenco sono comprese anche strategie per portare all’esterno innovazione interna (Licensing, Joint-Venture e Spin-off).

Dato confortante è anche quello del manifatturiero, cuore della produzione a NordEst: secondo il Cuoa l’84% delle imprese manifatturiere del Made in Italy ha fatto investimenti per la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.

L’evento

Smau Padova apre i battenti giovedì 28 e venerdì 29 marzo nei padiglioni fieristici della Città del Santo. Il programma prevede oltre 60 workshop ed eventi gratuiti sulle tematiche di maggiore attualità, le esperienze di innovazione di aziende e pubbliche amministrazioni vincitrici del Premio Innovazione e un’area espositiva in cui trovare startup, aziende digital e realtà in grado di supportare aziende di qualsiasi dimensione nei processi di trasformazione digitale.

Info e programma nell’apposita sezione del sito Smau. La partecipazione al workshop è gratuita, ma i posti sono limitati: è quindi consigliabile iscriversi al link di registrazione.

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