Capannoni abbandonati, Assindustria Venetocentro fa partire la mappatura

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Trasformare aree produttive e capannoni abbandonati da costo ambientale, sociale ed economico a patrimonio da rivitalizzare. È questo il fulcro del progetto “Capannoni OnOff” promosso da Assindustria Venetocentro, che parte con una ricognizione dell’esistente.

Il Veneto che conta più di 92 mila capannoni industriali, sparsi in 5.679 aree produttive, che coprono il 18,4% della superficie ‘consumata’. Molti di questi, il 12%, sono dismessi e inutilizzati. Questo «patrimonio da rivitalizzare», il cui valore si stima intorno ai 3,9 miliardi, punta ad una ricostruzione razionale e sostenibile, ponendo attenzione alle attività produttive, ma anche alle aree residenziali e quelle addette alle altre funzioni economiche sociali.

“Capannoni OnOff” parte da questi presupposti e propone, per Padova e Treviso, un’opera di ricognizione di aree ed edifici produttivi presenti nel territorio delle due province. Operazione che andrà censire circa 32 mila capannoni per una superficie di oltre 14 mila ettari, raccogliendo e organizzando tutte le banche dati, creando un unico database condiviso e accessibile, di facile lettura, attraverso un portale dedicato, che si chiamerà Atlante telematico.

«Prevediamo di arrivare a regime entro l’inizio del 2020 – afferma Maria Cristina Piovesana, Presidente vicario di Assindustria Venetocentro – in tre fasi: ricognizione delle aree produttive nelle province di Padova e di Treviso, individuazione dei singoli edifici e dei lotti liberi con costruzione della banca dati, elaborazione dell’atlante telematico, che sarà poi costantemente aggiornato».

Il database sarà poi messo a disposizione ad enti ed amministrazioni pubbliche, progettisti, imprese, alla multinazionale che ricerchi un’area in cui insediarsi, o alla Pmi che voglia ampliarsi.

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