Boom del gas in bolletta: +5,7% nel 2018. Lo studio della Cgia

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I rincari hanno colpito duro i bilanci familiari nel 2018: il costo del gas in bolletta è cresciuto del 5,7%, quello dell’energia elettrica del 4,5% e quello dell’acqua del 4,3%. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Più contenuto l’aumento registrato dai servizi postali (+2,7), dai pedaggi/parchimetri (+2,1), dai trasporti urbani (+1,6). Sono cresciute al di sotto dell’inflazione (+1,2 per cento), invece, le tariffe dei taxi (+0,7) e dei rifiuti (+0,4 per cento). In calo i costi dei servizi telefonici (-0,6%) e dei trasporti ferroviari (-1,7%).

Tuttavia la Cgia rileva che gli aumenti subiti l’anno scorso sono di molto inferiori a quelli che si sono verificati nell’ultimo decennio. Se il costo della vita tra il 2008 e il 2018 è cresciuto del 12,5%, l’acqua ha segnato +88,6%, i servizi postali +49,4%, i pedaggi +38,3% e i rifiuti +36,1%. Sempre in questo arco temporale tra le dieci tariffe esaminate solo i servizi telefonici hanno subito una contrazione di prezzo (-9,3%).

«L’ aumento del costo del gas naturale registrato nell’ultimo anno – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo – ha sicuramente riacceso i prezzi di una parte delle principali tariffe pubbliche. Non va nemmeno dimenticato che il blocco delle tasse locali imposto dal governo Renzi a partire dal 2016 ha spinto molte amministrazioni locali a far cassa con le proprie multiutility, attraverso il ritocco all’insù delle tariffe amministrate. Come dimostrano i dati, l’effetto combinato di queste due operazioni ha avuto un impatto economico molto negativo su famiglie e imprese, in particolar modo per fronteggiare le spese di luce e gas che da sempre sono le bollette più salate».

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