Nasce a Padova la sezione italiana di "Scholars at Risk": «Verità per Regeni»

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Giulio Regeni con la sua morte ancora senza colpevoli è, tristemente, il caso più noto, ma sono tante le storie dei ricercatori che, in tutto il mondo, operano in condizioni di rischio. Per tutelarli nasce Sar Italia, nodo della rete Scholars at Risk che da dieci anni sostiene chi non ha più la possibilità di fare ricerca e insegnare nel proprio paese a causa di minacce, intimidazioni, arresti e violazioni palesi dei loro diritti fondamentali.

La formalizzazione della nuova realtà è il 19 febbraio 2019 alle ore 12, all’Aula Nievo di Palazzo Bo a Padova, alla presenza di Sinead O’Gorman, direttrice di Scholars at Risk Europe, di Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova, Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento, e dai delegati delle università aderenti. Quattordici gli atenei firmatari: Università di Padova e Trento, promotrici dell’iniziativa, l’Istituto Universitario Europeo, Magna Charta Observatory, la Scuola Normale Superiore, le Università di Bologna, Brescia, Cagliari, Macerata, Milano, Siena, Torino, Trieste e Verona.

«Gli ottocento anni saranno l’occasione per raccontare l’immenso patrimonio scientifico, culturale e artistico e i valori fondanti del nostro ateneo – ha detto Rizzuto all’inaugurazione del 797° anno accademico, lo scorso 8 febbraio -, in primis la libertas, quella libertà di pensiero, di ricerca, di scelte di  vita che è stata fin dalla fondazione elemento identitario, che è stata  difesa con coraggio nei momenti più duri della nostra storia, e che oggi ci ha portato a essere tra i fondatori della Sezione Italiana di Scholars at Risk, che difende la libertà accademica nel mondo, e a continuare a chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni».

Sar Italia intende favorire un coordinamento nazionale volto alla realizzazione di iniziative congiunte a tutela di studiosi a rischio – e della libertà accademica in generale – attraverso attività di accoglienza, sensibilizzazione, ricerca e advocacy. Diverse università nel mondo hanno nel tempo preso coscienza della necessità di fornire risposte a questa situazione, promuovendo strategie collaborative di protezione verso accademici a rischio, come evidenziato dalle attività portate avanti dalla rete internazionale.

Sar nasce all’Università di Chicago nel 1999, da allora decine di università hanno aderito alla rete e hanno contribuito a difendere migliaia di studiosi in tutto il mondo. Dal 2005, Sar e i partner collegati si sono strutturati in “sezioni” e “reti” costruendo una comunità globale impegnata ad aiutare gli studiosi e a promuovere la libertà accademica ovunque.

La firma dell’accordo è il momento centrale del convegno “Knowledges at Risks: Universities addressing the challenges of academic freedom” promosso dall’Ateneo patavino, in collaborazione con Scholars at Risk e Università di Trento. Nell’ambito dell’incontro, che si tiene nelle giornate di lunedì 18 (dalle ore 9.30) e martedì 19 febbraio in Aula Nievo di Palazzo Bo, si parlerà di libertà accademica a rischio, in contesti autoritari e non solo, e del ruolo delle università nel promuovere la libera manifestazione del pensiero.

Foto: Facebook Comitato Giulio Regeni Padova

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