Fiera Padova, Pirazzini si dimette da società immobiliare. Verso nuovo cda

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Dalla Camera di commercio alla Fiera di Padova, un effetto domino che rallenta ulteriormente il passaggio a una nuova gestione pubblica dell’ente, dopo l’uscita di scena dei francesi di Gl Events. L’ente camerale di Padova ha deciso l’avvicendamento del proprio direttore generale, sostituendo Maurizio Pirazzini, che ricopriva quel ruolo da otto anni, con Roberto Costa. A ruota, Pirazzini ha comunicato le sue dimissioni dalla carica di presidente di Fiera Immobiliare spa, la società partecipata da Camera di commercio, Provincia e Comune di Padova che è proprietaria del quartiere fieristico e che a fine 2018 ha deliberato un aumento di capitale di 65 milioni di euro (con il conferimento degli immobili dal Comune alla società per 31,5 milioni e con 13 milioni versati dalla Camera di commercio).

Lo sfogo su Twitter

Dunque Fiera Immobiliare si trova “senza testa”, mentre il manager uscente non nasconde l’amarezza per la mancata conferma, che affida a un commento su Twitter: «Ciao Camera di commercio! Sono stati 8 anni pieni di sfide e soddisfazioni, ma chi alle 17 ti coinvolge in un progetto e alle 19 ti stacca la spina non ti merita! Soprattutto se pesa più le “relazioni” che la competenza manageriale e di innovazione».

Ora nel consiglio di amministrazione di Fiera Immobiliare restano solo in due: Renato Modenese, nominato dalla Provincia, e Antonio Pipitone per il Comune. Si rende necessario un rinnovo completo dell’organismo, che rischia di allungare i tempi per il rilancio da tempo atteso per il quartiere fieristico padovano. Due le questioni sul tavolo: la costruzione del nuovo centro congressi da 19 milioni di euro, il cui cantiere prosegue e dovrebbe concludersi nel 2020 (il 18 febbraio sono in arrivo travi e pilastri che inizieranno a mostrare lo scheletro della struttura) e poi l’affidamento della fiera a un nuovo gestore, che subentri ai padovani di Geo.

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