Treno cancellato Venezia-Roma, Trenitalia: non era sostenibile

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La cancellazione del treno Frecciarossa diretto che collegava Venezia a Roma sta suscitando proteste e malumori tra le categorie economiche venete. Ma per Trenitalia di cancellazione non si può parlare, perché con due diverse soluzioni si può compiere lo stesso tragitto partendo un po’ prima o un po’ dopo. Il treno che partiva all’alba e, dopo la fermata di Padova, raggiungeva la capitale senza fermate intermedie in tre ore esatte, era molto utilizzato dalla “classe dirigente” regionale che poteva sbrigare gli appuntamenti romani in giornata, arrivando presto e tornando a Nord Est prima di sera.

Con il nuovo orario invernale 2018-2019 il treno è stato sostituito da un Frecciargento che parte qualche minuto dopo e arriva a Termini non prima delle 10.10, quaranta minuti dopo il vecchio Frecciarossa. Oppure, mettendo la sveglia prima, si può scegliere il Frecciarossa 8401 che parte da Venezia Mestre alle 5.37, ferma a Padova, Rovigo, Bologna, Firenze e raggiunge la capitale alle 9.10.

Ma alle proteste del Veneto produttivo risponde con una nota Trenitalia, per dire che in sostanza la cancellazione è dovuta allo scarso utilizzo del treno dell’alba, che non ne garantiva la sostenibilità economica. «Nessun treno è stato cancellato da Trenitalia sulla relazione Venezia–Roma – spiega l’azienda -. È stata fatta solamente una rimodulazione dell’offerta perché la versione no stop non aveva un carico di passeggeri sufficiente per sostenere i costi del treno che è a mercato e per i quali il rischio di impresa è a esclusivo carico di Trenitalia».

Prosegue Trenitalia: «Le modifiche fatte ai Frecciarossa 9403 e 9446 (Venezia–Roma), orari e fermate, operative dall’orario invernale 2018/2019, hanno la funzione di garantire la sostenibilità e la maggiore regolarità dell’offerta commerciale ferroviaria nei collegamenti fra il Veneto e la capitale. Prima del 9 dicembre, data del cambio orario, i due Frecciarossa registravano un carico medio insufficiente per garantirne la sostenibilità economica, possibile solo con la vendita dei biglietti».

Secondo l’azienda di trasporti «le variazioni fatte da Trenitalia hanno immediatamente incontrato il pieno favore della clientela dei diversi territori interessati. A partire da domenica 9 dicembre 2018, infatti i due treni hanno fatto registrare, da subito, un incremento dei passeggeri pari al 31%, tale da assicurare una migliore sostenibilità del modello di business. Con il cambio orario di dicembre, l’offerta dei servizi a mercato di Trenitalia tra il Veneto e Roma – costituita da 40 corse giornaliere (di cui 24 Frecciarossa e 16 Frecciargento) – rimane inalterata dal punto di vista quantitativo e viene sensibilmente migliorata sotto quello qualitativo».

L’aumento della clientela è dovuto alle due nuove fermate introdotte: «La fermata anche a Bologna e Firenze, infatti, amplia, nella sostanza, la gamma dei servizi a disposizione dei cittadini del Veneto, mentre la nuova articolazione dell’orario, oltre a consentire, comunque, di raggiungere Roma da Venezia in prima mattinata (ore 9.10) con il treno Frecciarossa 8401 (in sostituzione di un Frecciargento), garantisce anche una migliore copertura dei collegamenti nell’orario compreso tra le 9 e le 11.10».

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