Tram di Padova, convenzione e 5,6 milioni per progettare la seconda linea

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Un passo avanti concreto verso la seconda linea del tram di Padova. Lo hanno compiuto comune e ministero dei Trasporti con la firma, il 30 gennaio, della convenzione che regolerà il rapporto tra i due enti: alla base c’è il finanziamento di 56 milioni garantito da Roma per realizzare (con un co-finanziamento del comune per 12,5 milioni) il nuovo Sir3 che collegherà la stazione ferroviaria con la frazione di Voltabarozzo, all’estremo sud-est della città, a pochi metri dalla tangenziale.

Non solo una formalità, la firma, perché consentirà di sbloccare il 10% dello stanziamento, una tranche pari a 5,6 milioni di euro, che sarà destinata alla progettazione esecutiva dell’opera. Il vicesindaco Arturo Lorenzoni, che ha la delega alla mobilità, ha detto che gli uffici puntano a concludere la progettazione entro il 2019 per poi assegnare l’appalto integrato entro l’anno seguente. Il cantiere partirebbe all’inizio del 2021 per concludersi nella primavera del 2023.

Intanto resta da scegliere come procederà l’ultimo tratto del percorso, a sud del nuovo ponte che sarà costruito sul fiume Bacchiglione. Da qui al capolinea di via Balestra ci sono tre alternative: la prima con i binari lungo via Zeno e via Balestra, la seconda con la deviazione da via Zeno a via Nani, via Piovese e via Balestra, e infine la terza che dopo via Zeno e via Nani percorre via Soranzo svoltando poi a sinistra su via Vecchia. Una scelta che, assicura Lorenzoni, sarà presa insieme a commercianti e residenti della zona.

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