Ferrovieri, un quartiere va al cinema: a Vicenza rassegna con i giovani registi

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Torna a Vicenza il cinema che racconta il lavoro, questa volta con i riflettori (e le videocamere) puntate su un quartiere, i Ferrovieri, che con il lavoro delle officine dei treni è nato, circa un secolo fa. Da venerdì 1 a domenica 3 febbraio 2019 il centro sociale Bocciodromo ospita la rassegna cinematografica “Working Title Film Festival @ Ferrovieri”, che va a concludere l’omonimo progetto incentrato sulla residenza artistica di tre giovani registi nel quartiere.

Durante la rassegna saranno proposti i loro tre cortometraggi inediti, altri cinque documentari sulle periferie italiane e una performance dal vivo con la rielaborazione in chiave contemporanea di vecchi filmini super 8 girati dalle famiglie del quartiere. Il progetto, promosso dall’associazione LIES – Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale, vede il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” (2017) e il contributo di Fondazione Cariverona (Bando Cultura 2018).

“Edvige X.” di Davide Crudetti

Il ritratto di un’ex operaia della legatoria Olivotto di Vicenza, i ricordi di un abitante dei Ferrovieri con la passione per i filmini super 8, il passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale nello “specchio” dei quadri del pittore Toni Carta. Questi i temi affrontati dai giovani filmmaker Carlo Tartivita, Davide Crudetti e Chiara Faggionato nei cortometraggi che hanno realizzato nel corso del progetto.

Opere diverse, ma con un doppio minimo comun denominatore: l’importanza del tema lavoro e lo sguardo di giovani registi under 35. Venerdì 1 e domenica 3 gli spettacoli iniziano alle ore 21.00, mentre sabato si inizia alle 18.30. L’evento è a ingresso gratuito al centro sociale di via Rossi 198, nel cuore del quartiere. Il programma dettagliato è a questo link, mentre qui si può sfogliare il catalogo in pdf.

“Ferro” di Carlo Tartivita

I tre cortometraggi inediti saranno proiettati in anteprima nelle tre serate: “Edvige X.” di Davide Crudetti (venerdì 1 febbraio alle 21.00), “Ferro” di Carlo Tartivita (sabato 2 febbraio alle 21.00) e “I diavoli dei campi” di Chiara Faggionato (domenica 3 febbraio alle 21.00). Un’altra chicca inedita è rappresentata da “-8-”, un live set audio/video a cura di Luca Scapellato (LSKA) che rilegge creativamente i video Super 8 raccolti tra le famiglie del quartiere Ferrovieri (sabato 3 febbraio alle 19.30)

Completano il programma 5 film di giovani autori che raccontano le periferie italiane di oggi, anch’essi selezionati tramite un bando: “Sagre Balere” di Alessandro Stevanon, “Potlach Milano. Uno sguardo sulla città interculturale” di Immaginariesplorazioni, “Terra e lievito, ex Piazza d’Armi di Milano” di Alessandro Marin, Francesco Guarnori, Guido Pedroni, “Sotterranea. Viaggio in tre atti nel ventre di Milano” di Chiara Campara, Matteo Ninni e Carlo Tartivita e “Scripta Manent” di Giorgia Ripa.

Selezionati tramite un bando, i tre cineasti sono stati impegnati in un’impegnativa residenza artistica. Ad ottobre hanno partecipando a tre incontri laboratoriali e tra novembre e dicembre hanno raccolto materiali, incontrato persone, scritto e girando.

Il catalogo della rassegna

«Con stili molto diversi – spiega Marina Resta, direttrice artistica di Working Title Film Festival -, le tre storie presentano punti di vista stimolanti e inediti sul quartiere popolare dei Ferrovieri, sorto un secolo fa attorno alle officine ferroviarie».

Intanto si inizia a lavorare al quarto “Working Title Film Festival”, il festival del cinema del lavoro nato nel 2016 a Vicenza: «A differenza delle prime tre edizioni, che si tenevano tra aprile e maggio – anticipa Resta -, l’edizione 2019 del festival si terrà nel mese di ottobre».

Per il progetto Lies si è avvalsa del supporto di alcune associazioni e istituzioni del territorio quali: Giovani dei Ferrovieri, EQuiStiamo APS, Cgil Vicenza, Arci Servizio Civile Vicenza, Legambiente Vicenza, e LabOr – Laboratorio di Storia Orale dell’Università di Padova.

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