«BpVi era insolvente». Tribunale di Vicenza apre a nuova inchiesta

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La Banca Popolare di Vicenza era insolvente per 3,5 miliardi di euro alla data dell’avvio della sua liquidazione, il 25 giugno 2017. A dichiarare lo stato di insolvenza è il tribunale fallimentare di Vicenza che, seguendo le stime del perito dei giudici, ha stabilito uno squilibrio dei conti dell’istituto di credito, a quella data, pari a 3,5 miliardi di euro.

Una decisione, quella del tribunale fallimentare, che certifica per la prima volta che l’ex popolare, poi finita il liquidazione e assorbita per le sue parti attive e patrimoniali da Intesa Sanpaolo, non aveva liquidità per onorare le sue esposizioni finanziarie. Si avvicina così la possibilità da parte della Procura vicentina di indagare i passati vertici della banca per bancarotta fraudolenta. Sarebbe un secondo filone d’inchiesta che si affiancherebbe a quello principale che vede gli ex vertici a processo con le accuse di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto informativo.

L’ex presidente di BpVi Gianni Zonin attraverso i suoi avvocati ricorrerà in appello contro la sentenza del tribunale fallimentare.

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