Prosecco Doc a gonfie vele: affari per 2,3 miliardi di euro

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Prosecco Doc: un affare da 466 milioni. Tante sono le bottiglie distribuite nel 2018, +6% rispetto all’anno precedente, per un incasso di 2,3 miliardi di euro. «La Denominazione è nata nel 2009 come un sogno, investendo speranze e energie. Il prossimo anno,  compie dieci anni e possiamo dirci orgogliosi di quanto siamo riusciti a concretizzare. Un ringraziamento speciale va al Governatore della Regione Veneto Luca Zaia, che ha creduto in questo progetto, rivelandosi essere la persona giusta nel momento giusto. In questi anni il Consorzio ha lavorato con accelerazione costante permettendo al Prosecco di crescere affondando solide radici, portando avanti l’impulso iniziale di Zaia al quale va il ringraziamento corale perdi tutto il mondo produttivo, e  non a caso lo consideriamo padre di questa Denominazione» Così commenta il presidente Stefano Zanette.

Dallo scorso anno il Consorzio ha introdotto sistemi di premialità riguardanti il settore del biologico: 1124 di ettari garantiscono almeno 5% di siepi, creando un primo boschetto di quasi 60 ettari.  Questo è il motivo che spinge oggi il Consorzio di tutela della DOC Prosecco a inserirsi nel progetto “Campagna Mosaico Verde”,  ideato da AzzeraCO2 e Legambiente, atto a riqualificare il territorio adattandolo ai cambiamenti climatici. La Campagna prevede un obiettivo ambizioso: piantumazione di 300.000 nuovi alberi e tutela di 30.000 ettari di boschi già esistenti.  Le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, su proposta del Consorzio, assegneranno le idoneità ai nuovi vigneti della DOC Prosecco attraverso un bando, al fine di premiare le aziende maggiormente virtuose. Tra i criteri di selezione è richiesto di realizzare e mantenere una superficie a siepe o boschetto di almeno il 5% di quella destinata a vigneto. Tale iniziativa, mantenendo l’attuale trend di crescita, porterà alla costituzione di un’area arborea arbustiva, nel triennio 2018-2020, di almeno 180 ettari,  così che il Consorzio di Tutela rientrerà a pieno titolo nel progetto.

Per il Zanette la sostenibilità è al primo posto: «Ne siamo fortemente convinti. Abbiamo richiesto a Roma la modifica del  nostro disciplinare di produzione per bandire i tre principi attivi più invisi alla popolazione ma perché vada avanti abbiamo bisogno di un indirizzo politico che supporti e rappresenti tutto il sistema produttivo o che individui una soluzione normativa alternativa che coinvolga tutti gli operatori».

I dati sono più che positivi. Il risultato della vendemmia è molto soddisfacente; 3.600.000 gli ettolitri che -come da previsioni- corrispondono al +10,8% rispetto alla vendemmia 2017, più che sufficienti ad arrivare alla prossima vendemmia.  Il 2018 presenta un +6% di incremento, superando così la soglia dei 460 milioni di bottiglie, dei quali il 75% destinato all’export e il resto al consumo interno. Segue il mercato inglese che ha visto, nonostante una leggera diminuzione del volume venduto, un aumento di valore pari al +1,3%. Un dato interessante è l’ulteriore crescita della Francia che con il suo +14% si conferma essere il quarto mercato per il Prosecco DOC a livello mondiale.

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