Porto di Chioggia, via ai lavori per bonificare l'ex discarica di Val di Rio

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Banchine portuali e piazzali al posto di una vecchia discarica. Rinascerà un pezzo del porto di Chioggia a partire dall’inizio del 2019, quando partiranno i lavori di bonifica dell’ex discarica di Borgo San Giovanni in località Val da Rio, destinati a finire entro il 2020. Il contratto d’appalto per un valore di 35 milioni di euro è stato firmato il 7 dicembre da Damaso Zanardo, presidente di A.S.Po, Azienda Speciale del Porto di Chioggia di proprietà della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, e Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente, la società del Gruppo Hera leader a livello nazionale nel trattamento rifiuti, aggiudicatrice della gara in ATI con tre aziende del territorio veneto, CGX Costruzioni Generali Xodo Srl, Idea Srl e Rossi Renzo Costruzioni Srl.

Sepolti i rifiuti degli anni Sessanta

Gli interventi di bonifica porteranno alla riqualificazione di un’area di 60 mila metri quadri ricolma di circa 395 mila metri cubi di rifiuti RSU, prodotti nel comune di Chioggia dal 1961 al 1984, una tra le discariche oggetto di infrazione, segnalate dalla Commissione Europea, più estese a livello nazionale. I lavori, appaltati all’ATI guidata da Herambiente di Bologna, dureranno 495 giorni, a cui seguiranno le operazioni di collaudo.

Grazie al riutilizzo dell’80% dei materiali inerti derivanti dalla bonifica dei terreni attraverso tecniche di trattamento in situ, verranno realizzati a conclusione dell’intervento circa 60 mila metri quadri di piazzali portuali, che, collegati a quelli retrostanti già esistenti di 75 mila metri quadri, renderanno operativa un’area di circa 200 mila metri quadri, ed inoltre un primo imbonimento propedeutico alla successiva realizzazione di ulteriori 1.500 mt. di banchine portuali, con fondali previsti a -11 metri.

Il sito da bonificare rientra tra gli interventi all’interno dell’Accordo di Programma quadro tra Ministero dell’Ambiente e Regione Veneto del 3 dicembre del 2014 per l’attuazione del piano straordinario di bonifica delle discariche abusive, individuate dal procedimento di individuazione dei siti nazionali oggetto di procedura di infrazione comunitaria n. 2003/2007, programma oggi sotto il coordinamento del Commissario Straordinario alle Bonifiche, il Generale Giuseppe Vadalà.

Al momento della firma, siglata nella sede di A.S.Po, erano presenti tutti gli enti e i soggetti coinvolti nell’iter autorizzativo, in primis la Regione Veneto che ha finanziato parte degli interventi, affiancata da Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Porti di Venezia e Chioggia, Città Metropolitana, Comune di Chioggia e Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche.

«Dopo trent’anni di attesa, la città di Chioggia avrà finalmente un’area riqualificata e bonificata – dichiara Giuseppe Fedalto, presidente CCIAA Venezia Rovigo -. Uno spazio strategico per il rilancio dello scalo e per tutto il sistema delle imprese. Sono felice che nell’ATI aggiudicatrice del bando vi siano tra le mandanti tre aziende venete, due veneziane e una polesana, un bel segnale di riconoscimento per il territorio e per l’operato delle nostre imprese».

«L’operazione siglata, fortemente perseguita dal Consiglio, è fondamentale per il rilancio dello scalo come porto commerciale, fluvio marittimo e turistico – commenta Damaso Zanardo, presidente A.S.Po Chioggia – e darà continuità alle iniziative commerciali che come ente abbiamo avviato negli ultimi mesi, a dimostrazione dell’appetibilità dello scalo di Chioggia e dei primi concreti segnali di uscita dalla crisi economica internazionale. La professionalità di un gruppo come Hera, primo operatore nazionale nel trattamento dei rifiuti, garantisce all’operazione qualità, elevati livelli di efficienza e sostenibilità ambientale».

«Per bonificare un’area – aggiunge Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del Gruppo Hera – bisogna disporre di competenze, risorse e professionalità importanti, che attraverso Herambiente siamo orgogliosi di mettere al servizio del territorio di Chioggia. Il nostro obiettivo è lavorare in direzione di una riqualificazione complessiva della zona del porto, puntando come sempre su interventi mirati, che nascono da uno studio approfondito del contesto in cui andiamo a operare. Del resto l’Adriatico rappresenta un ambito a noi molto caro, sul quale siamo attivi a 360 gradi, non soltanto in Veneto ma anche in Emilia-Romagna e in Friuli Venezia Giulia, maturando esperienze che ci consentiranno di replicare anche a Chioggia un modello capace di garantire elevati livelli di efficienza e sostenibilità ambientale ed economica».

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